«Quel che si deve fare è cercare la pace, far in modo che i due smettano di sparare e comincino a parlare. Questo è quello che noi dobbiamo cercar di fare». Lo ha affermato il premier Mario Draghi, incontrando i ragazzi della scuola Dante Alighieri di Sommacampagna (Verona). «A Putin ho detto - ha aggiunto - la chiamo per parlare di pace, e lui mi ha detto “non è il momento”.
«Lo sapevo, ne ero sicuro ma non ci volevo credere. Non si portano 200.000 truppe in assetto di guerra sul confine di un paese se non per attaccare. Io ero sicuro sarebbe successo perché purtroppo è successo anche in passato con l'Unione Sovietica. Allo stesso tempo non volevo crederci. Ho parlato con Putin fino all'ultimo e ci siamo dati appuntamento per risentirci, ma lui ha lanciato invasione. E' un dramma terribile, un errore spaventoso fatto da Putin», ha aggiunto poi il premier.
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Ai ragazzi ha detto. «Spero che l'anno prossimo non ci sia più bisogno di mascherine e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto, alla vostra età è importante stare insieme. So quanto avete sofferto - ha aggiunto Draghi - perché alla vostra età la cosa più importante è stare insieme. Gli insegnanti vi aiutano ad avere consapevolezza, assieme ai genitori, ma anche i vostri amici. Stare insieme aiuta a capire chi siete, con amore, con bontà, con allegria. Vi dovete divertire».