Draghi, insulti e minacce via web dai No vax: nelle perquisizioni falsi profili intestati al premier

Perquisizioni della Digos e della polizia postale. Presi di mira anche Mattarella e il ministro della Salute Roberto Speranza

Giovedì 30 Settembre 2021
Draghi, insulti e minacce via web dai No vax: perquisizioni della polizia postale

Le minacce e gli insulti dei negazionisti del Covid e dei No vax hanno raggiunto anche il premier Mario Draghi. Dalle prime ore di questa mattina il personale della Digos della Questura di Roma e dei Compartimenti di Polizia Postale territorialmente competenti, stanno effettuando quattro perquisizioni personali, locali e informatiche, delegate dalla procura della Repubblica di Roma a carico di altrettante persone residenti in varie località del territorio nazionale che hanno avuto un ruolo significativo nella campagna d'odio, veicolata sul web anche attraverso insulti e minacce, nei confronti del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, soprattutto a seguito delle misure adottate per il contenimento della pandemia.

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Falsi profili intestati a Draghi

Nell'ambito delle indagini è emersa l'esistenza di "falsi profili" intestati proprio al premier.

Sono inoltre state individuate alcune pagine web che fanno esplicito riferimento al presidente del Consiglio e al suo operato istituzionale dove compaiono espressioni offensive e minatorie.

Minacce anche a Mattarella e Speranza

L'attività di approfondimento investigativo ha consentito di acquisire rilevanti indizi nei confronti degli indagati. I contenuti dei profili analizzati hanno in prevalenza carattere negazionista e No vax e prendono di mira anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro della Salute, Roberto Speranza in relazione alle misure introdotte per contrastare il diffondersi del Covid-19.

 

Ultimo aggiornamento: 12:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA