Draghi: «Cautela con Omicron. Tampone obbligatorio? Non c'è molto da riflettere...». Restrizioni anche in Grecia

Il premier nell'informativa alla Camera in vista del Consiglio Ue

Mercoledì 15 Dicembre 2021
Draghi: «Omicron impone massima cautela, vaccini essenziali». E ricorda le vittime di Ravanusa

È scontro tra Italia e Commissione Europea dopo l'introduzione delle misure anti-contagio promosse dal governo Draghi, con quarantena e tamponi per chi arriva nel nostro Paese, ridefinendo la libera circolazione in area Schengen. «Non abbiamo ricevuto alcuna notifica dall’Italia sui test obbligatori per i viaggiatori dall’Ue - ha detto il portavoce Christian Wigland -Fatemi ricordare che, per mantenere un approccio coordinato, che è qualcosa che abbiamo sempre difeso, i Paesi membri hanno l’obbligo di informare la Commissione e gli altri Stati membri 48 ore prima l’introduzione di restrizioni supplementari, quando decidono di imporle.

Ricordiamo alle autorità italiane questo obbligo».

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Da Roma intanto è arrivata la replica di Draghi a Bruxelles: «C’è la variante Omicron che ha una capacità di diffusione nettamente superiore ci vede in una situazione, almeno fino ad oggi, relativamente favorevole, in Italia è minore allo 0.2%. In altri paesi Ue invece è molto diffusa, ad esempio in Danimarca o in Regno Unito, dove è diffusissima, perciò si è deciso di adottare la stessa pratica per chi arriva oggi in Italia dal Regno Unito: per entrare basta un tampone, non credo ci sia molto da riflettere». 

La bozza del Consiglio Ue

«Non ostacolare in maniera sproporzionata la libertà di movimento» all'interno dell'Ue. A quanto si apprende, il passaggio è contenuto nella bozza delle conclusioni del Consiglio Ue che si apre domani a Bruxelles nella parte che riguarda il Covid e che fa riferimento ad eventuali restrizioni alla libertà di circolazione tra i Paesi membri. 

Il caso Grecia

Anche la Grecia, comunque, ha annunciato nuove restrizioni per l'ingresso di «tutti i viaggiatori» nel Paese imponendo a partire dal 19 dicembre un tampone PCR negativo effettuato entro le 48 ore precedenti all'arrivo. Inizialmente questo provvedimento era stato annunciato per i soli viaggiatori provenienti da Regno Unito e Danimarca, poi è stato esteso.

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«Cautela con Omicron, vaccini essenziali»

Parlando dell'emergenza sanitaria, nell'informativa alla Camera in vista del Consiglio Ue il premier ha affermato: «L'inverno e la diffusione della variante Omicron - dalle prime indagini, molto più contagiosa - ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia. I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell'ultima settimana, nell'UE, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti. In Italia, l'incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita. Il Governo ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione. Invito i cittadini a mantenere la massima cautela».

«L'insorgenza della variante Omicron dimostra, ancora una volta, l'importanza di frenare il contagio nel mondo per limitare il rischio di pericolose mutazioni. Non saremo davvero protetti finché i vaccini non avranno raggiunto tutti. I governi dei Paesi più ricchi e le case farmaceutiche hanno preso impegni significativi per la distribuzione di vaccini gratis o a basso costo agli Stati più poveri. Dobbiamo dare seguito a queste promesse con maggiore determinazione».

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Tampone obbligatorio, scontro con l'Ue

Sullo scontro con l'Ue in merito alla decisione dell'Italia di introdurre il tampone obbligatorio per l'ingresso nel Paese, Draghi ha detto: «Da noi i contagi con Omicron sono meno dello 0,2%, in altri Paesi la variante è molto diffusa per cui si è pensato di attuare la stessa pratica che si usa oggi per i visitatori che provengono dal Regno Unito, non credo ci sia molto da riflettere su questo».

Proprio oggi  un portavoce dell'esecutivo europeo ha detto: «Non abbiamo ricevuto nessuna notifica dall'Italia. I Paesi membri sono obbligati ad informare la Commissione su eventuali restrizioni ai viaggi».

«Per le bollette 3,8 miliardi, ma pronti altri fondi»

«Da giugno il governo ha stanziato più di 4 miliardi» contro il caro bollette. «Per l'anno prossimo, abbiamo previsto altri 3,8 miliardi e siamo pronti a aggiungere altre risorse se l'andamento dei prezzi non dovesse stabilizzarsi. Per il primo trimestre 2022, annulliamo gli oneri generali di sistema per le utenze elettriche domestiche, per le piccole attività commerciali, per le microimprese; riduciamo al 5 per cento l'aliquota IVA e abbattiamo gli oneri generali di sistema per il gas; e per i cittadini più poveri e in gravi condizioni di salute, c'è quasi un miliardo per rafforzare le agevolazioni».

Migranti, Draghi cita il Papa

«Nel Consiglio europeo si parlerà anche di migrazioni» un tema che «l'Italia pone con assoluta determinazione, anche» visti gli elevati arrivi in questi mesi. «Continueremo a chiedere una gestione condivisa, solidale, umana e sicura. L'Ue deve dimostrarsi all'altezza dei propri valori, come l'ha esortata a fare Papa Francesco».

«È essenziale promuovere i corridoi umanitari» e «non è sufficiente sia solo l'Italia ad attuarli: serve un chiaro impegno Ue. Dobbiamo rafforzare i canali legali, sono una risorsa, non una minaccia». E «serve una gestione condivisa, rapida ed efficace dei rimpatri».

Ultimo aggiornamento: 22:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA