Sarà una Pasqua blindata. Il nuovo dpcm con le misure di contrasto alla pandemia resterà in vigore fino al 6 aprile, quindi anche durante le giornate di Pasqua, il 4 aprile, e il lunedì successivo. Con forti limitazioni agli spostamenti. «Sarà una Pasqua triste» ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca nel tracciare una previsione sulle prossime festività pasquali: «Le prenotazioni per Pasqua sono pochissime perché gli italiani non si potranno muovere da una regione all'altra, gli stranieri hanno difficoltà a venire in Italia e quindi c'è una impossibilità oggettiva per il turista di raggiungere le nostre destinazioni».
Il nodo spostamenti
Sono ancora in vigore tutte le limitazioni previste per gli spostamenti tra le regioni gialle, arancioni e rosse.
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Pasqua, amici e parenti
E se a Pasqua si vuole fare visita ad amici e parenti? Anche in questo caso valgono le regole generali. Nelle zone rosse le visite non sono possibili. In quelle arancioni sono ammesse ma al massimo in due persone e all'interno dei confini comunali dalle 5 alle 22 per non più di una volta al giorno. In quelle gialle e bianche si seguono le stesse modalità ma all'interno della regione. Non bisogna però dimenticare che nel dpcm il governo raccomanda di limitare al massimo le visite a parenti e amici.
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Pasqua, bar e ristoranti
Passiamo a bar e ristoranti. Anche nel periodo delle festività pasquali, in zona rossa bar e ristoranti restano chiusi e possono fare soltanto consegne a domicilio o asporto, quest'ultimo fino alle 22. Stesse regole in zona arancione. In zona gialla, invece, bar e ristoranti sono aperti dalle 5 alle 18 con asporto consentito fino alle 22 (anche per le enoteche) o consegna a domicilio. In tutte queste aree i centri commerciali restano chiusi nel fine settimana.
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Pasqua, teatri e cinema
Teatri e cinema, infine, potranno aprire nel periodo di Pasqua in zona gialla ma rispettando uno specifico protocollo appena varato dal Cts sugli ingressi contingentati, le prenotazioni obbligatorie e le distanze. Per i musei, dal 27 marzo si aprirà anche durante i fine settimana. Naturalmente è possibile che queste regole cambino nelle prossime settimane in relazione all'evolversi della pandemia e al numero dei contagi.
«La preoccupazione per Pasqua è alta perché il sistema delle colorazioni rende difficile l'organizzazione e la gestione degli agriturismi», dice Augusto Congionti, presidente di Agriturist, l'associazione di riferimento di Confagricoltura, in rappresentanza delle oltre 24 mila aziende agrituristiche presenti in Italia: «I pranzi di Pasqua e di Pasquetta rappresentano due importanti appuntamenti per questo settore. Tuttavia le prenotazioni vanno molto a rilento a causa delle difficoltà degli spostamenti».