Salvini, cosa ha detto oggi a Draghi: il discorso, dalle tasse al recovery plan

Martedì 9 Febbraio 2021
Salvini: «Incontro utile, speriamo che nessuno si metta di traverso».

«Secondo incontro utile, proficuo, speriamo che nessuno si metta di traverso». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, dopo le consultazioni con il Presidente incaricato Mario Draghi. Il leader del Carroccio ha parlato per oltre mezz'ora al termine dell'incontro con il premier incaricato. Non si è parlato di ministeri, ha riferito Salvini che chiede un cambio di passo su temi considerati cruciali dal premier in pectore: le vaccinazioni e la formazione. «Qualcosa non ha funzionato. La situazione non è quella inglese o israeliana. Non do giudizi su Speranza o Arcuri ma qualcosa non sta funzionando. Serve cambio di passo», ha detto. E sulla scuola e l'università«Pensare al popolo dimenticato degli studenti, altrimenti perdiamo anni di università: riapriamo le facoltà». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, dopo le consultazioni con il Presidente incaricato Mario Draghi.

Salvini si converte alla Ue, ok al Recovery e migranti: il nuovo corso leghista

Tasse

Sul tema del fisco, il segretario ha proposto una pace fiscale«Sul fisco abbiamo presentato la nostra idea di pace fiscale approvata quando eravamo al governo pre Covid e che ha riguardato 13 milioni di cartelle esattoriali, Draghi se andrà a palazzo Chigi si troverà con cartelle esattoriali». «Non sono affezionato a termini, ma chiediamo un importo limitato delle cartelle per fare respirare milioni di famiglie: non si parla di evasori ma di persone che hanno sofferto anno complicato», ha aggiunto. «L'unica cosa che non vogliamo è l'aumento delle tasse. Se Draghi ci avesse detto sì a un aumento delle tasse, allora bastava tornare a Monti. Se invece dice no a nessuna nuova tassa né patrimoniale, anzi un tavolo per diminuire il carico fiscale, per me puoi chiamarla flat tax o Filippo, a me basta che ci sia», ha concluso in tema di tasse. Per tutti i gruppi, la conferenza post consultazioni, ha un sapore molto elettorale. Ognuno cerca di orientare il prossimo governo con le proprie idee. Salvini, che ha abbassato al minimo il tasso di sovranismo anti euro, affronta anche il tema migranti, da sempre suo cavallo di battaglia e dice che vuole per i migranti che sbarcano in Italia il trattamento previsto dalle leggi europee: «Mi va bene modello europeo, ognuno scelga quello che vuole, spagnolo, francese o polacco». «Noi vogliamo stare in Europa e farlo da protagonisti difendendo gli interessi nazionali» e ha concluso: «Vogliamo essere in un governo che si fa rispettare in Europa difendendo gli interessi nazionali». «Ci interessa che si faccia l'interesse italiano in Europa, con spirito europeo» questo «significa no all'austerità, no a patti e vincoli del 3%, a sacrifici lacrime e sangue». 

Recovery

«L'ho detto a Draghi, un conto era usare i prestiti dall'Europa con un governo Conte che non aveva condiviso niente con nessuno, niente con le Regioni, i Comuni e le parti sociali.

Quindi c'era questo fantasmagorico pacchetto di cui non si sapeva nulla. Un conto è essere protagonisti del buon utilizzo di questi fondi, la qual cosa comporta anche un cambio di atteggiamento e di fiducia da parte della Lega». L'ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini al termine delle consultazioni con il premier incaricato, Matteo Draghi.

Salvini, come già durante il primo giro di consultazioni, ha chiesto al premier incaricato di riaprire progressivamente l'Italia: «Abbiamo chiesto al Professore di tornare a vivere, in palestra, in montagna, al ristorante la sera. Con un piano vaccinale serio si può fare, con le primule no. Ma noi siamo sempre ottimisti». 

Crescita felice

«Possiamo fare parte di un governo che pensa alla crescita felice, non alla decrescita infelice». L'ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini dopo le consultazioni con il premier incaricato, Mario Draghi aggiungendo: «Con il professor Draghi abbiamo parlato di sviluppo, economia, rilancio e lavoro. Per noi lo sviluppo parte dall'apertura dei cantieri fermi». Dunque ha concluso: «Non voglio tornare indietro ma far ripartire 700 cantieri fermi, il che significa dare lavoro a un milione di persone». 

«Mi fa piacere che il professor Draghi abbia citato il modello Genova, con burocrazia zero, mi fa piacere che abbia condiviso la nostra idea». 

Draghi, consultazioni oggi. Il premier incaricato: «Vaccini ai prof e no flat tax». Salvini: «No austerità, Lega per la pace fiscale». Berlusconi: «Governo unità nazionale».

Sul tema giustizia ha auspicato una riforma della giustizia civile: «Sulla giustizia abbiamo rimesso al centro la riforma della giustizia civile, ci sono 3 milioni di processi arretrati. Per noi la priorità è dare risposta a imprese e famiglie che non possono aspettare 7 anni per avere risposte». 

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Ultimo aggiornamento: 19:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA