Decreto Sicurezza, il Quirinale prende le distanze da un testo che rischia l'incostituzionalità

Giovedì 4 Ottobre 2018 di Marco Conti
Decreto Sicurezza, il Quirinale prende le distanze da un testo che rischia l'incostituzionalità
Un colpo allo stato di diritto che Sergio Mattarella non poteva fare passare senza prendere le distanze da un decreto sicurezza che in più parti è stato già cambiato rispetto alla sua formulazione originaria.

Il nodo sta tutto nella parte del testo secondo il quale il richiedente asilo perde i suoi diritti e può essere rispedito indietro non solo sulla base di una sentenza definitiva o di primo grado, ma a seguito di una semplice denuncia. Un problema che rischia di esporre il testo al rischio di incostituzionalità,  ma sul quale il ministro Matteo Salvini e il governo tutto non hanno voluto fare un passo indietro. 

Un ultimo tentativo sembra esserci stato ieri quando lo stesso Salvini si è recato al Quirinale proprio per discutere del testo che oggi è stato firmato dal capo dello Stato e accompagnato da una lettera al premier Giuseppe Conte. La speranza è che in sede di conversione del decreto si possano sanare le anomalie e la battaglia si annuncia durissima visto che anche nel M5S ci sono molte perplessità sul testo. 

Resta però da vedere se cambiamenti saranno possibili proprio su questo punto che a Salvini sta particolarmente a cuore e che, sempre secondo il ministro, permetterebbe rimpatri immediati.

 
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