Governo, diretta crisi. Zingaretti: Pd unito su Conte. Di Maio: Iv vuole mettermi contro di lui. Renzi: scandalo gruppi improvvisati. Vitali da Forza Italia ai «responsabili»

Mercoledì 27 Gennaio 2021
Governo, diretta crisi. Bellanova (Iv): non c'è solo Conte. Di Maio? No veti. Al Senato nasce il gruppo dei «volenterosi»

La crisi di governo entra nel vivo. Oggi alle 17 sono partite le consultazioni del Capo dello Stato che proseguiranno fino a venerdì. Conte lavora senza sosta al ter e al Senato nasce finalmente il gruppo «europeista» o dei volenterosi che dir si voglia (si tratta di 10 senatori, ancora non abbastanza per fare a meno di Renzi).

Fermo il sostegno a Conte da parte di M5S e Pd (Zingaretti lo definisce il «punto di equilibrio»), mentre da Italia Viva, l'ex ministra Teresa Bellanova ribadisce che tra i papabili premier «non c'è solo Conte» e all'ipotesi che possa essere Di Maio a prenderne il posto risponde: «Noi non poniamo veti su nomi». «Vogliono mettermi contro il premier», replica il ministro degli Esteri. Il centrodestra si presenterà unito alle consultazioni di Mattarella ma sugli sbocchi della crisi l'unica forza che non vede alternative ad elezioni anticipate è FdI di Giorgia Meloni. Salvini chiede il voto ma è meno perentorio. Forza Italia è disponibile a un governo di larghe intese con un premier diverso da Conte. 

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La diretta della crisi di governo

22.45 - Riunione fronda senatori M5S: senza Conte no fiducia e voto

«Senza Conte non daremo la fiducia a un nuovo governo». È questo, a quanto si apprende da qualificate fonti parlamentari, il ragionamento emerso nel corso di una riunione tenutasi questa sera da un gruppo di dieci, quindici senatori M5S sulla situazione politica. Nel corso della riunione - alla quale fanno parte senatori di lungo corso del Movimento, alcuni dei quali riconducibili anche all'anima «dibattistiana» del Movimento il nome di Conte è stato messo sul tavolo come aut-aut per la fiducia a un nuovo governo. «Altrimenti non abbiamo paura di tornare a votare», è il ragionamento emerso nell'incontro.

22.10 - Di Battista: spero Conte candidato premier M5S-Pd

Giuseppe Conte candidato premier M5S-Pd alle prossime elezioni? «Non so, ma io me lo auguro». Lo dice, ospite di «Accordi e Disaccordi», Alessandro Di Battista.

21.30 - Il senatore Vitali lascia Fi: sosterrò Conte

«Cari colleghi, come doverosamente comunicato alla presidente, ho preso la decisione di sostenere il professor Conte. Ho espresso sempre la mia perplessità sulla situazione attuale. È stato un onore lavorare con voi». È quanto comunicato dal senatore FI Luigi Vitali ai colleghi di Palazzo Madama, dopo aver sentito al telefono la capogruppo Anna Maria Bernini. 

20.01 - M5S: chi tira in ballo Di Maio vuole governo tecnico

«Luigi è una figura di riferimento e una risorsa per il Movimento, ma mettere in mezzo il suo e altri nomi in questo modo, in questo momento, è un chiaro tentativo di delegittimarlo» mettendelo contro Conte. «Noi non ci caschiamo ma, ad essere maliziosi, viene da pensare che questa operazione sia pensata da chi ha come obiettivo finale quello di arrivare a un governo tecnico...», sottolineano fonti di primo piano del M5S sull'ipotesi di un premier 5 Stelle, con particolare riferimento al ministro Luigi Di Maio, rimbalzata anche in diverse dichiarazioni di esponenti politici, come Teresa Bellanova o Carlo Calenda.

19.44 - Salvini: il voto non è la sola ozpione

«La prima opzione che portiamo al Colle venerdì è il voto, ma non è l'unica». A parte le elezioni anticipate, il piano B della Lega è solo un governo a guida centrodestra? «Certo, non credo ai governi tutti assieme appassionatamente, abbiamo visto che succede né credo ai governi contro qualcuno». Così il leader Matteo Salvini ha risposto durante un convegno online sulla Shoah. «Ora viviamo una surreale crisi di governo - ha continuato - perché questo governo Pd-M5s è nato per antitesi, sennò c'era il rischio che si andasse al voto e avrebbe potuto vincere Salvini. No ai governi ad esclusione, mi piacerebbe avere un governo per, non contro».

«Mi rifiuto di pensare a un governo Pd-5 Stelle-Leu Boldrini e Forza Italia, mi rifiuto io a nome di Forza Italia per il bene che voglio a Silvio Berlusconi, a FI e per l'idea del centrodestra che governa la maggioranza dei comuni e delle regioni nel Paese. La domanda non è con chi, ma per fare cosa». Così il leader Matteo Salvini rispondendo a una domanda sull'ipotesi di un'entrata di FI come unica forza del centrodestra, in un governo di unità nazionale, durante un convegno online sulla Shoah. E ha concluso: «No a governoni da Zingaretti a Di Maio, Boldrini e Berlusconi, non penso sia plausibile».

19.35 - Direzione Pd, ok unanime a Conte

La direzione nazionale del Pd, riunita in via telematica, all'unanimità ha espresso voto favorevole sull'ordine del giorno presentato e sulla relazione del segretario Zingaretti. Alla delegazione Pd viene dato mandato di proporre al presidente della Repubblica l'incarico a Conte.

19.27 - Boschi e l'ipotesi Gentiloni premier

«Il problema è più di Pd. Zingaretti ha detto che c'è solo Conte, il che è strano che non vada bene Gentiloni. Ma non è importante per noi entrare nel toto-nomi: ma non si può' ripartire da Conte sì, Conte no». Lo ha detto Maria Elena Boschi, capogruppo Iv alla Camera, al Tg4 rispondendo alla domanda su cosa pensasse Iv su un eventuale incarico per formare il governo a Paolo Gentiloni. «Il punto politico è con quale programma e quale mandato il Presidente affronta i prossimi due anni e mezzo. Altrimenti non avrebbero dato le dimissioni le nostre ministre. Come affronta il futuro delle scuole o i vaccini? Se non arrivano risposte a questi temi ma esiste solo 'Conte sì, Conte no', non si affrontano i problemi».

19.23 - Crimi vede i Capigruppo M5S: Conte unico nome di garanzia

A quanto si apprende da fonti del M5S il capo politico Vito Crimi nel pomeriggio ha avuto un lungo incontro con i capigruppo e vicecapigruppo di Camera e Senato. «A quest'incontro ne seguirà anche un secondo nel corso della serata», spiegano le stesse fonti sottolineando come i presenti abbiano fatto il punto sulla difficile situazione del Paese confermando che «al Quirinale la delegazione del M5S porterà il nome del presidente Conte, che rappresenta la figura di riferimento e di garanzia in grado di consentire la nascita di un nuovo governo». 

18.54 - Renzi: scandalo gruppi improvvisati

«Per fare politica occorre studiare, conoscere e fare proposte. A noi sta a cuore l'Italia e l'Italia deve ripartire adesso - interviene Renzi con un video su Facebook - Solo una cosa non ci possiamo permettere, non vivere questa crisi come una grande opportunità per ripartire. O prepariamo adesso la ripartenza o buttiamo via questa opportunità. Noi continueremo a testa alta a parlare di contenuti e se altri parlano di poltrone, polemizzano sul carattere e ci attaccano con fake news, non è un nostro problema. Noi teniamo la barra dritta, a viso aperto, sulle cose che servono all'Italia non a noi». «Mentre in Parlamento assistiamo a un autentico scandalo, al tentativo di far passare delle persone non su un'idea ma su una gestione opaca delle relazioni personali e istituzionali, assistiamo alla creazione di gruppi improvvisati, noi siamo qui a dire con forza che, grazie a Teresa, Elena e Ivan, abbiamo rinunciato alle nostre poltrone perché vogliamo far prevalere le nostre idee». 

18.34 - Fico: al lavoro per il bene del Paese

«Siamo tutti al lavoro per il bene del Paese», ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fico ha lasciato il Quirinale dopo circa mezz'ora di colloquio. Tra l'incontro con il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e il presidente della Camera, Mattarella ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Le consultazioni riprenderanno domani mattina per proseguire nel corso della giornata e venerdì pomeriggio con i gruppi parlamentari.

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18.13 - Altri due ingressi: il gruppo degli europeisti alla Camera sale a quota 15

Dopo un confronto aperto sui temi e le proposte che abbiamo portato avanti fin dall'inizio del nostro mandato parlamentare, abbiamo deciso di aderire alla componente del Gruppo Misto Centro Democratico». Lo annunciano deputate del Gruppo Misto Piera Aiello e Alessandra Ermellino, elette nel M5S. La componente Cd del Misto con le nuove entrate arriva a quindici deputati.

17.29 - Casellati lascia il Colle: mezz'ora di colloquio

È durato circa mezz'ora il colloquio al Quirinale tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello del Senato, Elisabetta Casellati, nell'ambito delle consultazioni per la soluzione della crisi di governo. Nessuna dichiarazione da parte di Casellati. 

17.27 - Ciampolillo: sostegno a Conte, deciderò a breve

«In questi giorni sto facendo le mie valutazioni, le mie scelte le saprete quando sarà il momento. Bisogna capire da chi sarà formato e sostenuto un eventuale Conte ter, deciderò tra oggi e domani». L'ha detto il senatore del gruppo Misto, Lello Ciampolillo parlando della sua mancata adesione al gruppo degli Europeisti, ospite di 'Un giorno da pecorà su Rai Radio1. Alla domanda sui vaccini anti Covid, Ciampolillo ha confermato al sua intenzione di non vaccinarsi. «L'ho detto e su questo non cambio idea. Tanto ci sono già tantissime persone che lo vogliono fare, quindi il problema non si pone. Credo sia importante che il vaccino debba esser una libera scelta», ha detto.

16.58 - Di Maio: Iv vuole mettermi contro Conte

«Tirano in ballo il mio nome col chiaro intento di mettermi contro il presidente Conte. Sanno benissimo che sto lavorando al fianco con lui, con la massima lealtà, per trovare una soluzione a questa inspiegabile crisi», ha detto, a quanto si apprende, il ministro Luigi Di Maio nel corso di una riunione, commentando le parole dell'esponente Iv Teresa Bellanova. Nella stessa riunione Di Maio ha confermato l'intenzione del M5S di salire al Colle in occasione delle consultazioni facendo come «unico nome quello di Giuseppe Conte». 

16.50 - Consultazioni al via con Casellati

Al via le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la formazione del nuovo governo. La presidente del Senato Elisabetta Casellati è infatti arrivata al Quirinale. Subito dopo Mattarella consulterà il presidente della Camera Roberto Fico.

16.15 - Zingaretti: Conte punto di equilibrio

Il processo di rilancio dell'azione di governo, chiesto dal Pd, «è stato interrotto dalle dimissioni delle ministre Iv, un'irreponsabile apertura della crisi politica che è stato un errore poltiico sbagliato e grave», dice Nicola Zingaretti alla direzione Pd che ribadisce anche come Conte «in questo parlamento rappresenta il punto di equilibrio». Anche grazie al Recovery plan «non dobbiamo avere come obiettivo di restaurare l'Italia che c'era prima ma costruirne una nuova. Per questo non si può consegnare a questa destra il nostro Paese». «Io condivido e chiedo il mandato sulla proposta a Mattarella di un incarico a Conte per dare vita ad un governo che raccolga il suo appello a un nuovo governo europeista che possa contare su ampia base parlamentare».

 

«Il tema del rapporto con Iv non ha nulla a che vedere con il risentimento per il passato ma di legittimi dubbi fondati per il futuro. Nessun veto ma un aspetto politico da tenere in considerazione perché verremo giudicati in merito alla sincerità e credibilità delle parole per definire il governo che decideremo insieme di sostenere».  «Valutare la credibilità della composizione di un governo che noi auspichiamo stabile e duraturo, non è un pretesto polemico ma un dovere di responsabilità verso il paese.Altrimenti le parole perdono significato e pretendere una coalizione forte ed ampia ed un esecutivo autorevole che duri tutta la legislatura sarebbe velleitario e vano. Per questo io dico proviamo. Certo senza veti ma al tempo stesso dico chiarezza, lealtà».

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«Proviamo perché noi non abbiamo mai voluto o auspicato elezioni politiche anticipate e non le vogliamo ora». «Hanno fatto bene coloro che in questi giorni, dopo l'apertura della crisi al buio, hanno segnalato questo pericolo perché esso è reale. Segnalare per la strada il pericolo di una buca è l'opposto della volontà di volerci finire dentro». «La nostra unità, vera e non formale, anche nelle prossime ore sarà fondamentale, perché da essa dipende la possibilità stessa di incidere nei complessi processi politici che si sono aperti». «L'Italia, lo sappiamo, è malata. Ma l'Italia può guarire. Non abbiamo nessuna intenzione di chiuderci nelle nostre stanze a cercare un governo a qualunque costo. Non è questa la nostra storia e non è questo che serve alla nazione. Vogliamo costruirlo in un rapporto profondo di relazione col Paese». «Prendiamoci cura dell'Italia e credo che la cura giusta sia un governo di legislatura, europeista, repubblicano, che rilanci lo sviluppo, socialmente giusto e attento agli ultimi».

15.55 - Meloni: hanno paralizzato il Paese

«Questi signori continuano a ripetere che sarebbe da irresponsabili andare al voto nella fase in cui ci troviamo, eppure in piena crisi hanno paralizzato per mesi l'intera Nazione per i loro litigi, le beghe di Palazzo e le ignobili compravendite di poltrone. Ma chi credono di prendere in giro? Elezioni subito», scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

15.44 - Bellanova: non c'è solo Conte

«Noi non poniamo veti su Conte e non subiamo veti da nessuno ma sicuramente non c'è solo Conte. Quello che ci interessa è come si affronta la crisi. Non discutiamo gli uomini , discutiamo prima dell'impianto programmatico», ha detto la presidente di Iv ed ex ministro Teresa Bellanova a Tgcom24.

15.16 - Taverna: trovare soluzione ma non a tutti i costi

«Leggo dichiarazioni di renziani che auspicano confronti costruttivi e figure autorevoli. Mi corre l'obbligo di ricordare a chi ha dato vita a questa crisi assurda, irresponsabile e a mio personalissimo giudizio dettata da egocentrismo che sfocia in un narcisismo patologico, che i confronti costruttivi non contemplano la presenza di distruttori seriali e che la figura autorevole è unanimemente riconosciuta nella persona del Presidente Giuseppe Conte! Sono convinta che troveremo una soluzione ma non sarà a tutti i costi. Al Presidente Conte vanno i miei ringraziamenti e tutto il mio supporto per questo ulteriore scoglio da superare. E lo supereremo insieme. Siamo con Lei Presidente», scrive su Facebook la senatrice del Movimento 5 Stelle Paola Taverna, vicepresidente del Senato. 

15.10 - Senato, nasce il gruppo degli «europeisti»​

«È nato al Senato il nuovo gruppo Europeisti-Maie-Cd costituito dai senatori che hanno una comune sensibilità europea e che hanno riconosciuto il ruolo fondamentale del presidente Conte rispetto alla gestione della crisi in relazione al rapporto con l'Europa. Il capogruppo, eletto all'unanimità, è il senatore Raffaele Fantetti». È l'annuncio ufficiale da parte del neogruppo in una nota, ricordando anche che Andrea Causin è il vice capogruppo, e che il gruppo parteciperà alle consultazioni al Quirinale chiedendo «un nuovo incarico al presidente Conte».

«La priorità - continua la nota - è che nasca un Governo di legislatura che sia fondato su un patto programmatico che abbia come priorità il contrasto alla pandemia, proseguendo in modo spedito con il piano vaccinale per garantire la salute ai cittadini italiani, ma anche una forte attenzione alla ripresa sociale ed economica del Paese. Per questo indicheremo al Quirinale la nostra preferenza per un nuovo incarico al presidente Conte. C'è la consapevolezza - continuano i senatori - che la situazione del Paese che è uguale a molti altri Paesi europei è tragica e per l'Italia è ancora più grave perché abbiamo un sistema di piccola-media impresa, artigiana e commerciale, che soffre particolarmente delle chiusure degli stop and go per cui il primo obiettivo del Governo è quello di lavorare a testa bassa con grande qualità per superare questo periodo pandemico e tornare alla normalità possibilmente prima dell'estate». 

15.10 - Tiraboschi (Fi): Casini premier

«Non sono tra i responsabili, l'ho già detto sei o sette giorni fa. Sono coerente con il partito che mi ha voluto alla guida del collegio che rappresento». Lo dice Maria Virginia Tiraboschi, senatrice FI a Un giorno da pecora. La senatrice dice no a un Conte ter «Penso - spiega - che si sono mossi in maniera scomposta, il Conte ter lo vedo complicato ». La parlamentare azzurra dice anche «no a governi tecnici». «Mi piacerebbe - aggiunge - un governo istituzionale con un premier che non può essere Conte». «A me - prosegue - piacerebbe Casini perché è una persona esperta, un politico di lungo corso, non troppo organico al Pd, ha toni moderati».

14.49 - Toti: Mattarella troverà sbocco alla crisi

«Riunione con gli amici di Cambiamo! Abbiamo piena fiducia che il Presidente Mattarella saprà dare uno sbocco a questa crisi ben conoscendo le difficoltà e le opportunità che il Paese ha di fronte. Piano di vaccinazione, Recovery, licenziamenti e crisi economica, conti delle Regioni». Lo scrive il presidente della Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti su Fb «Per affrontare questi temi servono competenza e maggioranze larghe e forti. No a governi confusi e raccogliticci. Ora è il momento della serietà, della generosità, dell'impegno», conclude Toti.

14.20 - Marcucci (Pd): maggioranza va estesa

«Il Pd ha guardato con simpatia e aiutato la nascita di gruppo europeista, è importante in termini di logica politica e può essere che il gruppo possa attrarre altri favorevoli a questa nuova avventura governativa ma che non hanno il luogo fisico in cui sedersi. Io penso che anche la maggioranza precedente fosse risicata, quindi abbiamo l'esigenza di allargarla. Ben venga il nuovo gruppo e ben venga la riapertura del dialogo tra Conte e Renzi su patti chiari», ha detto Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd, a 'L'aria che tira' su La7. Alla domanda se Marcucci sappia se si è riaperto il dialogo fra il premier dimissionario e il leader di Italia viva, il senatore ha risposto: «Non lo so, però credo che se ci sarà, come auspico un re-incarico a Conte, ci sarà un confronto con tutte le forze politiche» ricordando che «la critica rispetto alla responsabilità dell'apertura della crisi è stata unanime dentro il Pd, poi ci sono le considerazioni politiche e deve prevalere l'interesse del Paese». 

12.58 - Lezzi: M5S difenda il no a Renzi

«Non ci sto. Renzi deve restare fuori dal nuovo governo che deve essere presieduto da Conte. Non mi interessano le critiche sui transfughi, su Ciampolillo, su questo o su quello. Abbiamo detto mai più con Renzi e questo deve avere un valore. Deve avere un peso. E deve essere difesa la nostra intenzione». Così la senatrice M5s Barbara Lezzi, vicina alle posizioni di Alessandro Di Battista, che in un post in cui critica le posizioni emerse nell'assemblea dei parlamentari M5s: «Confesso il mio disagio, il mio disorientamento nell'ascoltare colleghi che, in totale assenza di pudore, aprono a Renzi come se niente fosse successo».

12.28 - Salvini: se Conte non avrà i numeri ci siamo...

«Chi vuole pace fiscale, azzeramento della burocrazia e del codice degli appalti, riforma della giustizia, si siede al tavolo con la Lega e con il centrodestra». Così Matteo Salvini. «Se Conte - spiega il leader della Lega - non avrà i numeri, come non li avrà, siamo disponili a discutere di temi reali. Via maestra è quella delle elezioni. Chi volesse parlare di temi reali può dialogare con il centrodestra, credo che sia difficile lo voglia il Pd, ma noi siamo curiosi e pronti a dialogare con tutti».

Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 15:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA