Coronavirus fase 2, Speranza: «Calcio? Con oltre 400 morti al giorno le priorità sono altre»

Lunedì 20 Aprile 2020
Coronavirus fase 2, il ministro Speranza: «Calcio? Con oltre 400 morti al giorno le priorità sono altre»
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Coronavirus, il ministro della Salute, Roberto Speranza, parla della fase 2 e delle priorità da costruire, non tralasciando una parola sul calcio durante un intervento alla trasmissione Circo Massimo a Radio Capital: «Calcio? Con oltre 400 morti al giorno le priorità sono altre».

Nel prossimo decreto, dice il ministro della Salute, metteremo delle «risorse per rafforzare il territorio e i Covid hospital».

**FLASH -CORONAVIRUS: SPERANZA, 'IN PROSSIMO DL RISORSE PER RAFFORZARE TERRITORIO E COVID HOSPITAL'- FLASH** =

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Far ripartire il campionato di 
calcio? «Con più di 400 morti al giorno, con sincerità, e parlo anche da tifoso, questo è l'ultimo problema di cui possiamo occuparci. Le priorità del Paese sono altre», dice il ministro della Salute, Roberto Speranza.



Speranza: «Lavorare insieme, guai a divisioni». «Sono riflessioni, anche di natura costituzionale, che faremo con grande profondità un attimo dopo che sarà chiusa l'emergenza. Ora è il momento di lavorare insieme, senza alcuna polemica, gomito a gomito», dice Speranza su regionalizzazione e Sanità. E per la Lombardia, 'è sotto attacco?', gli è stato chiesto. «Lavoro ogni giorno e ogni ora con tutte le regioni italiane per affrontare questa sfida. Guai a dividersi o ad alimentare polemiche», ha risposto. «Sono riflessioni, anche di natura costituzionale, che faremo con grande profondità un attimo dopo che sarà chiusa l'emergenza. Ora è il momento di lavorare insieme, senza alcuna polemica, gomito a gomito».

«Ieri nel nostro Paese - dice ancora Speranza intervenendo a Circo Massimo su Radio Capital - ci sono state oltre 400 persone morte per il Coronavirus. Di fronte a una situazione del genere non si fa polemica o altro, per me si lavora pancia a terra sui che ci sono sul tavolo». «La sfida che è arrivata al nostro Paese e al mondo intero è tremenda e senza precedenti - prosegue - tutto si può fare in questa sfida tranne che inutili polemiche senza senso. Oggi dobbiamo lavorare insieme, con tutte le Regioni del nostro Paese, gomito a gomito, per dare una risposta. Quando saremo fuori da questa emergenza ci siederemo e vedremo quali sono le soluzioni costituzionali migliori. Oggi è il momento in cui dobbiamo unire il Paese».


Speranza:
«Fase 2, ma la battaglia non è vinta». «Abbiamo tutti insieme approvato le norme perché il 4 maggio sia una data attorno alla quale dobbiamo costruire questa fase 2. Mi auguro che al più presto ci possa essere un incontro tra le forze sociali e con loro irrobustire il documento del 14 di marzo che ci ha aiutato in queste settimane difficili per avere sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma voglio essere chiaro su un punto: la battaglia non è vinta». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza alla trasmissione Circo Massimo a Radio Capital.

«Abbiamo tutti insieme approvato le norme perché il 4 maggio sia una data attorno alla quale dobbiamo costruire questa fase 2. Mi auguro che al più presto ci possa essere un incontro tra le forze sociali e con loro irrobustire il documento del 14 di marzo che ci ha aiutato in queste settimane difficili per avere sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma voglio essere chiaro su un punto: la battaglia non è vinta». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza alla trasmissione Circo Massimo a Radio Capital.


«Sul Mes diamo piena fiducia a Conte: può spostare l'asse». Il «Mes? Siamo in una trattativa molto delicata. Il ministro Gualtieri ha fatto un lavoro importante, ma la partita decisiva è quella di giovedì. Diamo piena fiducia a Conte, credo che sia nelle condizioni di spostare l'asse. Sosteniamo il lavoro» che sta facendo. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite di 'Circo Massimo' su Radio Capital. «Le valutazioni sui fondi vanno fatte a partita chiusa. Ma la stagione dell'austerità - ha detto Speranza - non credo regga di fronte a questa crisi, serve una stagione nuova».

«App "Immuni" rafforzerà sanità digitale». Sulla App "Immuni", «è stato già firmato il contratto così che possa accelerare nel più breve tempo possibile. L'app è uno degli strumenti: in questa vicenda non c'è una mossa salvifica». Così il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo alla trasmissione Circo Massimo su Radio Capital. «Oltre alla prima funzione essenziale di tracciare i contatti, la app potrà essere molto utile per rafforzare la sanità digitale del nostro Paese - aggiunge - dobbiamo lavorare in questa direzione».

«Questa app - prosegue Speranza - può andare anche al di là del Covid, immaginando come il paziente a casa possa avere una modalità di comunicazione diretta con il medico e le strutture sanitarie. Credo ci aiuterà anche a colmare un divario sul terreno della sanità digitale». «Ciascuna di queste mosse - ha detto parlando delle misure messe in campo dal Governo - è un pezzo di un disegno che il Governo sta mettendo in campo. Non dico che ci sono miracoli, la vera mossa sarà il vaccino».



 


 
 
 

Ultimo aggiornamento: 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA