Pressing della maggioranza su Palazzo Chigi affinché il premier Conte metta in campo delle politiche strutturali per l'infanzia. Alle 16 il presidente del Consiglio incontrerà un gruppo di parlamentari del M5S, Pd, Leu e Italia Viva che sta seguendo il dossier (Vittoria Casa, Caterina bini, Emanuela rossini, Gabriele Toccafondi, Rossella Muroni, Lia Quartapelle, Paolo Siani, rosa Maria di Giorgi, Vanna iori, Flavia piccoli Nardelli, Michela Montevecchi, Orietta vanin, paola boldrini. Vittoria Casa, Caterina bini, Emanuela rossini, Gabriele Toccafondi, Rossella Muroni, Lia Quartapelle, Paolo Siani, rosa Maria di Giorgi, Vanna iori, Flavia piccoli Nardelli, Michela Montevecchi, Orietta vanin, paola boldrini)
Questo il loro documento:
Le richieste che porteremo al Presidente Conte vertono attorno ad una maggiore centralità nelle politiche per infanzia ed adolescenza, partendo dai bisogni di bambine e bambini, e quindi genitori e scuola.
In primis sarebbe opportuno e chiederemo una figura dedicata nella task force di Colpo, in modo che le politiche generali possano essere “lette” anche in chiave infanzia (es. Riapriamo. Bene, i bambini? Oppure Permettiamo di andare in spiaggia. Come gestiamo gli spazi per bimbi e il distanziamento? Per non parlare di centri estivi, bambini con disabilità, etc). In questo modo si evita di fare politiche esclusivamente adoltocentriche.
Secondo punto: gli spazi educativi. Non si può pensare di affrontare questo tema a settembre: bisogna ragionare sin da ora su come immaginiamo la scuola del domani (che comprendo il durante e dopo emergenza). Chiederemo di ripensare, con coraggio, gli spazi educativi rendendoli sempre più comunitari e pensando a luoghi di istruzione non solo scolastici, come avviene ormai abitualmente in Europa, guardando alla comunità educante e alla scuola diffusa.
Terzo punto, ma non per ordine di priorità: dobbiamo capire come sanificare gli spazi, tutelare e proteggere i bambini affinché possano avere libertà, ma in sicurezza. Come parlamentari non vogliamo limitarci a dire riapriamo a settembre oppure dobbiamo mettere in sicurezza. Vogliamo dire anche come, secondo quali strategie, con quale visione.
Abbiamo il dovere di immaginare e proporre una visione che non può prescindere dalla centralità di bambini e genitori, che stanno affrontando difficoltà ed incertezze enormi.
Questa maggioranza ha un’occasione irripetibile di rimettere al centro l’infanzia trascurata in Italia, alla luce dell’aumento su tutti i fronti delle disuguaglianze che la crisi sta producendo.
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