Conte a Salvini: da te sleale collaborazione. La replica: io sempre leale. Di Maio: Salvini pentito, frittata è fatta

Giovedì 15 Agosto 2019
Conte, lettera a Salvini: da te inaccettabile e sleale collaborazione, politica non è potere

Lo scontro politico sulla Open Arms raggiunge il suo apice con una dura lettera che il premier Conte ha scritto a Salvini defininendo l'atteggiamento del ministro dell'Interno «un chiaro esempio di sleale collaborazione, l'ennesima a dire il vero, che non posso accettare». La replica di Salvini: «Se qualcuno si sta preparando a una nuova maggioranza con il Pd e con Renzi lo dica».

Migranti, Salvini: «Se qualcuno ha nostalgia di sbarchi e PD lo dica»

Migranti, Salvini: «Per colpa della mia ossessione sono diminuiti gli sbarchi»
 





«Gentile Ministro dell'Interno, caro Matteo» scrive Conte a Salvini: «Ti scrivo questa lettera aperta perché il caso della nave Open Arms domina ormai le prime pagine dei giornali e perché sono costretto a constatare che anche la corrispondenza d'ufficio tra la Presidenza del Consiglio e il Viminale viene poi riportata sui giornali e allora tanto vale renderla pubblica all'origine, per migliore trasparenza anche nei confronti dei cittadini».


«Ti ho scritto - continua Conte - ier l'altro una comunicazione formale, con la quale, dopo avere richiamato vari riferimenti normativi e la giurisprudenza in materia, ti ho invitato, letteralmente, 'nel rispetto della normativa in vigore, ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori presenti nell'imbarcazionè.
Con mia enorme sorpresa, ieri hai riassunto questa mia posizione attribuendomi, genericamente, la volontà di far sbarcare i migranti a bordo» in questo modo «alterando» una «chiara posizione del tuo Presidente del Consiglio».


«Il consenso politico a cui ogni leader politico aspira si nutre della fiducia degli elettori. Ma se non alimentiamo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche si crea un cortocircuito e alla fine prevalgono rabbia e disaffezione. Dobbiamo tutti operare per riconoscere piena dignità alle istituzioni che rappresentiamo, nel segno della leale collaborazione. Hai alle spalle e davanti una lunga carriera politica. Molti l'associano al potere. Io l'associo a una enorme responsabilità».

«Questo - continua Conte - è il momento di insistere in direzione di una soluzione sempre più europea, altrimenti l'Italia si ritroverà completamente isolata in una situazione che diventerà, nuovamente, via via sempre più ingestibile». «In definitiva, se davvero vogliamo proteggere i nostri interessi nazionali, non possiamo limitarci a esibire posizioni di assoluta intransigenza».

«Mi batterò sino all'ultimo giorno perché si affermi un meccanismo europeo, da applicare in via pressoché automatica, per operare una redistribuzione che veda tutti i Paesi dell'Unione pienamente coinvolti, in modo da evitare che i Paesi di primo sbarco, come l'Italia, siano abbandonati a se stessi -scrive ancora il presidente del consiglio- Pur in attesa che si attui questo meccanismo europeo, sono sempre personalmente intervenuto, con gli altri Paesi europei, per pretendere e ottenere una redistribuzione dei migranti che sono sbarcati nei nostri porti. E a questo proposito dobbiamo dare atto che sia la Commissione europea sia alcuni leader europei ci hanno sempre teso la mano per sbloccare situazioni emergenziali». «La nuova Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, nei colloqui sin qui avuti, mi è sembrata molto determinata a percorrere questa strada e a darci una mano risolutiva» aggiunge Conte sottolineando come l'Italia abbia «chilometri di coste e siamo a una manciata di ore di navigazione dall'Africa e dal Medio Oriente» e come «è difficile contrastare i quotidiani, minuti sbarchi clandestini». «Non possiamo agire da soli. Dobbiamo continuare a insistere in Europa, come peraltro hai fatto Tu, di recente a Helsinki. È questa la direzione giusta», scrive Conte.

«Comprendo la tua fedele e ossessiva concentrazione nell'affrontare il tema dell'immigrazione riducendolo alla formula 'porti chiusi'. Sei un leader politico e sei legittimamente proteso a incrementare costantemente i tuoi consensi» ma «il tema dell'immigrazione è un tema complesso. Va affrontato con una politica di ampio respiro, come ho provato a fare sin dal primo Consiglio Europeo al quale ho partecipato, a fine giugno 2018, evitando di lasciarci schiacciare dai singoli casi emergenziali».

Conte ricorda di aver da subito «elaborato una piattaforma politica fondata su sei premesse e dieci obiettivi, in modo da inserire tutte le singole iniziative in questa prospettiva strategica, sempre costantemente ispirata alla tutela dei diritti fondamentali e, in particolare, della dignità della persona e alla protezione dei nostri interessi nazionali, sovente compromessi nella gestione del fenomeno migratorio» e di aver «personalmente contribuito a perseguire questo nuovo indirizzo politico, di maggiore rigore rispetto al passato, al fine di contrastare più efficacemente l'immigrazione illegale e la moderna e disumana 'tratta dei disperatì, alimentata dalle organizzazioni criminali». «Ho viaggiato in lungo e in largo in Africa e nel Medio Oriente per incrementare la cooperazione nei Paesi di origine e di transito, dove si concentrano le rotte dei migranti. Abbiamo sempre lavorato intensamente, coinvolgendo anche il Ministro Moavero, per rendere più efficace il meccanismo dei rimpatri per i migranti che non hanno diritto ad alcuna protezione» scrive Conte.

LA REPLICA DI SALVINI
La replica di Salvini non si fa attendere. Il ministro dell'Interno parla di 
«letterine» e interpreta l'attacco di Conte come «una preparazione a un cambio di maggioranza verso il centrosinistra». «La mia linea sull'immigrazione è quella di sempre se qualcuno ha cambiato idea lo dica», dice il capo del Viminale. «Mi pagano non per essere l'anima bella ma per difendere la sicurezza. Se qualcuno è nostalgico dei 200 mila sbarchi lo dica, se qualcuno è nostalgico del Pd lo dica. Certo dispiace che certe cose invece che dirle in faccia il gentile Presidente del consiglio le renda pubbliche mente sto lavorando a Castel Volturno».

«Evidentemente qualcuno sta passando un ferragosto più tranquillo», continua Salvini. «Ho risposto con altrettanta educazione e gentilezza» alla lettera del premier Conte «portando i numeri con cui giustifico il mio anno di lavoro e di stipendio», perché gli italiani «mi pagano per difendere i confini e garantire la sicurezza». Il ministro dell'Interno sottolinea con i numeri che «l'immigrazione clandestina è legata alla vita e alla sicurezza dei cittadini italiani». «Ho l'ossessione dei porti chiusi? Sì, ho l'ossessione della sicurezza dei cittadini italiani e della lotta ai trafficanti e delle Ong complici dei traffici», scandisce Salvini.

«Con me i porti sono e rimarranno chiusi ai trafficanti e ai loro complici stranieri. Ed è chiaro che, senza questa fermezza, l'Unione Europea non avrebbe mai mosso un dito, lasciando l'Italia e gli Italiani soli come ha fatto negli anni dei governi di Renzi e del Pd». Così il ministro Matteo Salvini replica alla lettera aperta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.


Sulla questione dell'assistenza ai minori a bordo «la Spagna, stato costiero che ha giurisdizione sulla Open Arms, compreso per ciò che riguarda la tutela dei diritti delle persone a bordo, andrebbe investita della questione posta nella nota». È quanto ha scritto il ministro Salvini in una lettera al premier Conte che ieri in una nota ha richiamato l'attenzione sulla presenza a bordo della nave «di alcune decine di presunti minorenni in condizioni di emergenza e in pericolo di vita».



Di Maio: «Salvini pentito, ma frittata è fatta». Salvini «ora è pentito, ma ormai la frittata è fatta. Ognuno è artefice del proprio destino. Buona fortuna!». Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Fb. «Il 20 agosto noi Ministri del Movimento 5 Stelle saremo al fianco di Giuseppe Conte in aula per sostenerlo contro la sfiducia della Lega. Li aspettiamo al varco!».

 

Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 15:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA