Conte candidato nel seggio di Gualtieri? Calenda pronto a sfidarlo. E l'ex premier rinuncia all'offerta del Pd: «Ringrazio Letta, ma devo occuparmi dell M5S»

Fonti vicine al leader del M5S alimentano dubbi sull'idea di presentarsi alle suppletive nel posto lasciato libero dal neo sindaco di Roma

Lunedì 6 Dicembre 2021 di Alberto Gentili
Conte candidato nel seggio di Gualtieri? Calenda pronto a sfidarlo. Ma l'ex premier ora è perplesso: «Più no che sì»

«Ho declinato l'offerta a candidarmi alle elezioni suppletive di Roma». Poco prima delle sette di sera Giuseppe Conte chiude così il tormentone della sua candidatura nel collegio di Roma 1, quello lasciato vacante dal sindaco Roberto Gualtieri.«Ringrazio il Pd e Letta per la disponibilità e la lealtà nella proposta», ha aggiunto il leader 5Stelle, «ma dopo un nuovo supplemento di riflessione ho capito che in questa fase ho ancora molto da fare per il MoVimento.

Non mi è possibile dedicarmi ad altro».

Già in giornata erano emerse «fortissime perplessità», ovvero un «più no che sì» alla candidatura, come facevano filtrare fonti vicine al leader del M5S, Giuseppe Conte, a commento della possibilità che l’ex premier accettasse di correre il 16 gennaio per il seggio ffertogli dal segretario dem Enrico Letta per rinsaldare il patto tra MoVimento e il Pd. Di correre «gli è stato chiesto da più parti» e Conte «non ha ancora sciolto la riserva», veniva aggiunto nell'antourage del capo 5Stelle, «anche se una decisione definitiva non è stata ancora presa». Ma verrà presa nel tardo pomeriggio.

Il no di Renzi

A far montare le perplessità e di dubbi di Conte dopo la gentile offerta del Pd di cedergli il seggio che fu del sindaco Gualtieri a Roma centro, è stato il fuoco di sbarramento e soprattutto i rischio di pericolosi competitor che avrebbero potuto trasformare la candidatura in un flop. Ecco Matteo Renzi: «Noi siamo orgogliosamente diversi dai sovranisti (Meloni e Salvini) e dai populisti (Conte e Taverna). Pertanto, chi vuole allearsi con Meloni o Conte faccia pure ma senza di noi. Per essere più chiari: se nel collegio Roma 1 il Pd mette in campo una candidatura riformista, noi ci siamo. Se il Pd candida Conte, la candidatura riformista noi la troveremo in ogni caso ma non sarà Giuseppe Conte». E il leader di Italia Viva aveva aggiunto: «Perché il Pd può fare quello che crede, ma regalare il seggio sicuro (a quel punto forse non più sicuro?) al premier del sovranismo, all’uomo che ha firmato i decreti Salvini, all’avvocato che non vedeva differenza tra giustizialismo e garantismo significherebbe subalternità totale. È un seggio parlamentare, non è un banco a rotelle! Se davvero sarà Conte il candidato del Pd, ci attende una bellissima campagna elettorale nel collegio di Roma Centro».

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Calenda pronto a scendere in campo

Il leader di Azione, storico avversario dei 5Stelle tanto da uscire dal Pd dopo il patto di governo tra Pd e 5Stelle che portò alla nascita del Conte II, si era spinto ancora più avanti di Renzi. E già faceva sapere di essere pronto a scendere in campo contro l’ex premier candidandosi nello stesso collegio elettorale della Camera. «È incredibile il livello di sottomissione del Pd al Movimento 5Stelle. Non esiste alcun Ulivo 2.0 ma semplicemente un patto di potere tra due classi dirigenti prive di coraggio, spinta ideale e coerenza. Contrasteremo questa scelta», aveva detto domenica sera il capo di Azione.

La bacchettata della Meloni 

Si fa sentire anche la leader di Fratelli d’Italia, ma per prendersela con Renzi: «Dichiara che non vuole allearsi con Conte e Meloni. Ma con i grillini di Conte ci governa insieme e con loro si spartisce le poltrone della maggioranza. Forse il fondatore di Italia Viva lo ha dimenticato ma può capitare a chi non ricorda nemmeno di essersi ritirato dalla politica ben 5 anni fa, dopo la sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Riguardo a noi, caro Renzi, dormi tranquillo: non facciamo accordi con la sinistra, con il M5S o con chi ha come modello di società l’Arabia Saudita».

Ultimo aggiornamento: 19:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA