Comunali Roma e Milano, no di Albertini e Bertolaso: centrodestra in cerca di big. I nomi in lizza

Domenica 16 Maggio 2021 di Emilio Pucci
Comunali Roma e Milano, no di Albertini e Bertolaso: centrodestra in cerca di big. I nomi in lizza

In un giorno solo arrivano due no per il centrodestra. Per ragioni personali rifiuta la candidatura a Milano, dopo venti giorni di tira e molla, Gabriele Albertini. E per ragioni personali c'è il no definitivo anche di Guido Bertolaso a Roma. In realtà, a differenza dell'ex sindaco del capoluogo lombardo, quest'ultimo non ha mai aperto veramente. A marzo spiegò di non essere disponibile e ora ha fatto sapere che il suo nome va sgombrato dal campo delle ipotesi.
«Rispettate la mia scelta il messaggio dell'ex numero uno della Protezione civile -. Basta tirarmi ancora in ballo. Ringrazio chi insiste ma non torno indietro». Bertolaso fino a fine luglio sarà impegnato nella campagna vaccinale in Lombardia, poi vestirà i panni del nonno o magari tornerà in Africa a fare il medico. Ha ribadito ai suoi interlocutori di aver sacrificato la sua famiglia per troppo tempo, non farà più lo stesso errore.
Il centrodestra dunque si ritrova senza candidati in entrambi le città dove si deciderà il futuro delle amministrative.

Albertini ha promesso che farà una lista civica, «ma non posso accettare la generosa opportunità offertami»: a Milano ha spiegato l'ex sindaco - «il candidato o la candidata deve essere giovane (il 15 maggio 1997 avevo 46 anni), rappresentare le categorie produttive in vista della imminente ripresa, e conoscere tutte le realtà di questa multiforme ed articolata città». Dispensa consigli («la squadra dovrà essere attentamente scelta, bilanciata tra i generi, le risorse eccezionali che Milano riceverà devono essere gestite da una amministrazione eccezionale») ma cede il passo.

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E' disponibile a fare il vicesindaco e ha lanciato, si apprende, la candidatura del manager Fabio Minoli, direttore Comunicazione e Affari Istituzionali di Bayer Italia. Ne ha parlato con gli alleati ma non è arrivato ancora alcun via libera. In corsa poi c'è il centrista Lupi, stimato dagli altri partiti della coalizione ma che ha l'handicap di essere un politico. Ed infatti Lega e Fratelli d'Italia frenano. Si ritorna a parlare anche di Riccardo Ruggiero, il figlio dell'ex ministro del governo Berlusconi, del docente della Bocconi Maurizio Dallocchio, del rettore del Politecnico Ferruccio Resta. Ma c'è pure una carta coperta che Lega e Fratelli d'Italia metteranno sul tavolo alla prossima riunione del centrodestra.
Insomma partita complicata, come quella per la corsa al Campidoglio. Per la Capitale l'identikit che viene ribadito nel centrodestra è quello di una persona che si è distinta nell'ambito professionale o nelle istituzioni, non per forza un imprenditore. Per ora la caccia, così come a Milano, è a un esponente della società civile. Le prime scelte erano Albertini e Bertolaso, ora andranno trovate in fretta delle alternative, soprattutto se prevarrà la tesi per ora non gradita da Lega e FI di optare per una figura meno nota dei due e di compensare quella mancanza di notorietà con un sostegno pieno dei leader della coalizione in campagna elettorale.

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FATTORE POLITICO
L'ipotesi che alla fine si vada su un politico è ancora in piedi. Ieri Tajani ha proposto Gasparri, due giorni fa era stato quest'ultimo a lanciare proprio il coordinatore azzurro. Spetterebbe a Fratelli d'Italia indicare un nome (nel caso potrebbe essere Rampelli) ma il piano B non è ancora sul tavolo. Fratelli d'Italia non esclude che si chieda se ci sia da parte degli alleati una disponibilità per un politico ma il nome dovrebbe trovare un'ampia convergenza perché l'obiettivo è non dividersi. «Abbiamo ritrovato l'unità mentre il Pd e M5S litigano tra di loro, la sinistra è più indietro di noi, non più avanti», osserva La Russa. In FdI continua intanto a circolare il nome dell'avvocato Michetti «ma spiega un big del partito occorrerebbe puntarci ora su una figura del genere, basta lacerarci alla ricerca di un fenomeno che al momento non c'è». Il nome di chi sfiderà Raggi, Gualtieri e Calenda potrebbe arrivare già tra mercoledì e giovedì quando dovrebbero riunirsi i leader.

Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA