Centrodestra, la corsa ai candidati. Moratti, Tremonti, Terzi, Zoppas, Fitto, Venezi: Fdi punta su nomi forti

Si stima di avere oltre 150 posti disponibili. «Ma non ci servono nani e ballerine»

Sabato 30 Luglio 2022 di Mario Ajello
Centrodestra, la corsa ai candidati. Moratti, Tremonti, Terzi, Zoppas, Fitto: Fdi punta su nomi forti

«Noi non abbiamo bisogno di nani e ballerine. Siamo un partito serio e vogliamo schierare persone preparate e rappresentative». Questa è la linea Giorgia. E le candidature di FdI hanno un interesse particolare, perché se gli altri grandi partiti perderanno parlamentari - a causa del taglio delle poltrone, una concessione al grillismo ora maledetta da tutti - quello della Meloni, visti i sondaggi e l’exploit alle Comunali, porterà nelle Camere numerose new entry.

Si calcola che dei 98 collegi uninominali assegnati a FdI, la forza meloniana se ne può aggiudicare almeno 70. Più una novantina al proporzionale.

Rispetto ai 58 di oggi, un bel salto in avanti. Ma nomi spettacolari, categoria vip e genere giornalisti-soubrette-scrittori e simili, non interessano alla leader. «Ci serve sostanza», va ripetendo lei, mentre i colleghi di centrodestra più che a pensare a nuovi ingressi pensano ai posti che perderanno: la Lega potrebbe perdere tra i 60 e gli 80 parlamentari, e Forza Italia anche di più. 

POSSIBILI MINISTRI

Un colpo che in FdI considerano importante sarebbe quello di riportare nel Parlamento italiano, dal Parlamento europeo, Raffaele Fitto, uno dei big del partito meloniano vicinissimo alla presidente e simbolo della svolta conservatrice-riformista di via della Scrofa. Giorgia sta valutando. Da una parte, Fitto ha un ruolo molto importante in Europa, dall’altro lato un professionista solido e radicato come lui al partito servirebbe in Italia come ministro. Intanto, la Meloni lo ha inserito nel tavolo del programma del centrodestra in rappresentanza di FdI, insieme a un altro dei suoi massimi consiglieri, il siciliano Giovan Battista Fazzolari, scherzosamente ribattezzato La Bussola. 

Fitto naturalmente sarebbe candidato in Puglia e viene considerato adatto a ricoprire eventualmente diversi ruoli da ministro. Altri due nomi di sicuro richiamo. Entrambi legati alla stessa questione, che è quella delle Regionali. Letizia Moratti, che è molto legata ormai a Giorgia e che la Meloni avrebbe visto bene anche per il Quirinale, punta convintamente a succedere a Fontana come presidente della Lombardia. Ma la partita non è semplice affatto a causa delle resistenze della Lega.

Nel caso la corsa verso Palazzo Lombardia non dovesse concretizzarsi, la Moratti - sempre in chiave possibile ministro del governo Giorgia - potrebbe essere schierata in quota FdI per il Senato (perfino come futura presidentessa di Palazzo Madama). L’altro nome che collega la doppia partita nazionale-regionale è Nello Musumeci. Sono sempre di meno le chance per un suo bis alla guida della Sicilia (FdI potrebbe cedere solo se si opta per un altro nome di partito, che è quello di Raffaele Stancanelli che agli azzurri di Micciché potrebbe andare bene) e in questo caso il governatore isolano andrebbe in Senato e i voto per arrivarci, nel collegio di Catania, non gli mancherebbero di certo. 

 

ECONOMISTI

E ancora: gira e tanto, ma forse è una boutade, la voce su Carlo Bonomi, presidente Confindustria, come ministro dell’Industria in pectore di un governo Giorgia (un simile tam tam ma aleatorio al momento riguarda Fabio Panetta, già dg della Banca d’Italia e ora nel board della Bce, come ministro delle Finanze), quel che invece è più probabile è la candidatura di Matteo Zoppas, ex presidente Confindustria Veneto. Anche Giulio Tremonti, che ormai è un consigliere economico della Meloni, viene considerato uno dei nomi forti in lista, sempre con l’occhio a futuri incarichi ministeriali.

Crosetto non vorrebbe tornare in Parlamento ma non è detto che con Giorgia decideranno diversamente. Mentre pare fatta - il 22 agosto si consegnano le liste e già si stanno preparando i documenti - per Giulio Terzi di Sant’Agata, ambasciatore, già ex ministro con Monti, voce ascoltata in FdI, atlantista doc e figura di raccordo tra melonismo e Stati Uniti. E’ quasi fatta, oltre che per il democristiano Gianfranco Rotondi, per Alfredo Mantovano, ex sottosegretario An, molto presente nel partito sui temi giustizia e immigrazione e sulle questioni etiche. Sarà della partita la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, ma per lo più saranno scelti nei territori e nel corpo del partito i nuovi parlamentari. Esempio: il vice-coordinatore milanese Stefano Maullu e Andrea De Priamo, ex capogruppo e attuale presidente della commissione Trasparenza in Campidoglio.

Ultimo aggiornamento: 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA