Carte identità, su documento minorenni torna "genitore 1-2" al posto di "padre" e "madre"

Mercoledì 13 Gennaio 2021
Carte identità, su documento minorenni torna "genitore 1-2" al posto di "padre" e "madre"

Si torna alla dicitura 'genitore 1' e 'genitore 2' sulla carta di identità dei minori under14 e anche sui moduli per l'iscrizione scolastica: a comunicarlo, durante il question time alla Camera, è stata la ministra degli Interni Luciana Lamorgese che in questo modo archivia i termini 'padrè e 'madrè recuperati da Matteo Salvini quando il Viminale era sotto la sua guida.

Molte le proteste che si erano sollevate allora da parte delle famiglie 'arcobalenò e obiezioni erano venute anche dal Garante della Privacy. 

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«È prevista la reintroduzione della dicitura 'genitore 1' e 'genitore 2' - ha detto la ministra Lamorgese - per garantire conformità al quadro normativo introdotto dal regolamento Ue in materia di trattamento dei dati personali e per superare le problematiche applicative segnalate dal Garante della privacy» sul decreto del 2019. «Il nuovo schema di decreto ha già ottenuto il concerto dei ministri di Economia e della pubblica amministrazione ed è in attesa del parere del Garante, a seguito del quale sarà sottoposto alla Conferenza Stato-Città», ha aggiunto Lamorgese. «Il garante della privacy ha rilevato che la dicitura padre e madre nella carta d'identità digitale - ha spiegato la ministra - ha comportato forti criticità, dal punto di vista della protezione dei dati e della tutela dei minori, nei casi in cui i soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale non siano riconducibili alla figura materna o paterna». In pratica con le diciture 'padrè e 'madrè si tagliava fuori la genitorialità delle coppie omosessuali, creando discriminazione.

Le reazioni

«Con tutti i problemi che ci sono in Italia, al governo si preoccupano di cancellare 'padre' e 'madre' per sostituirli con 'Genitore 1 e 2'. Prima vanno a casa, meglio è», ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini che ha già visto mettere in soffitta - sotto la 'nuova' gestione del Viminale - anche i suoi decreti sicurezza. «In questo anno in cui sono triplicati gli sbarchi clandestini e la criminalità organizzata sta lucrando sulle difficoltà economiche degli italiani causati da una crisi economica senza precedenti, la preoccupazione più grande del governo - ha detto in polemica Giovanni Donzelli, deputato di FdI intervenendo al question time - è quella di togliere dalle carte d'identità la dicitura padre e madre, sostituendola con i tristemente famosi 'genitore 1 e genitore 2'. Siamo basiti da quelle che sono le priorità di questa maggioranza che dimostra ancora una volta di ignorare i bisogni reali dell'Italia e degli italiani».

«La ministra Lamorgese ha appena ricevuto una interrogazione parlamentare da parte di FdI in merito al decreto Padre e Madre, scritto in una notte da Salvini con il consenso del primo governo Conte nel luglio 2019, che sostituiva la parola genitore nelle carte di identità con padre e madre, impedendo in questo modo ai bambini con due padri o due madri di essere tutelati, nonostante le decisioni dei tribunali - dice Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale -. Dopo oltre un anno e molti solleciti la ministra Lamorgese e il governo Conte bis non hanno preso una decisione politica, ossia se i bambini delle coppie LGBT+ hanno gli stessi diritti degli altri, Salvini ed il governo Conte uno decisero in una notte di no. La ministra Lamorgese affanna ancora in ricerca di pareri burocratici per non prendere né lei e né il governo una scelta chiara. È inaccettabile lo spettacolo di FdI che si oppone al ripristino della dicitura genitori, con la scusa che il governo deve occuparsi di altro e che la natura vuole padre e madre. Anche i nostri figli sono cittadini come gli altri e devono avere pari diritti».

Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 21:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA