Camera, tensione sui banchi di Lega e FdI: un leghista si toglie la mascherina. Breve stop ai lavori

Giovedì 30 Aprile 2020 di Diodato Pirone
Giuseppe Conte
Polemiche alla Camera immediatamente prima dell'intervento del premier, Giuseppe Conte, sulla "Fase Due" della pandemia. Alcuni interventi degli esponenti di Fratelli d'Italia e della Lega e poi l'improvvisa e solitaria decisione di un deputato leghista di togliersi la mascherina (da ieri obbligatoria in Aula) hanno ritardato l'avvio dei lavori.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha spiegato che le regole sui lavori in Aula sono state fissate dalla conferenza dei capigruppo concordate fra tutti i partiti. Queste regole obbligano tutti i parlamentari ad indossare la mascherina perché la distanza sui banchi non consente di rispettare il distanziamento di un metro. I membri del governo, invece, se ben distanziati possono parlare senza mascherina dai loro banchi sotto la presidenza. Anche i parlamentari potranno parlare senza mascherina a patto di scendere dai banchi e utilizzare un microfono posto nell'emiciclo.

In un primo momento questa spiegazione non è bastata al deputato leghista che è rimasto ritto sul suo posto di lavoro senza mascherina mentre tutti gli altri deputati, compresi quelli del suo gruppo, la mantenevano. Fico, con un misto di pazienza e sorpresa, ha ribadito più volte che non capiva il senso della protesta del deputato e si è detto disponibile subito dopo il dibattito a riconvocare i capigruppo per riformulare le regole. Poi ha sospeso per qualche secondo la seduta ma l'ha subito riaperta di fronte al fatto che il deputato leghista si è rimesso la mascherina.

La protesta del deputato a molti osservatori è sembrata ricalcare canoni infantili. La tensione deve aver giocato un suo ruolo  e forse non va sottovalutata la presenza delle telecamere dato che  un po' di notorietà sui giornali locali non guasta mai per quei deputati che comunemente vengono definiti "peones". Ma gli interventi dei rappresentanti di Lega e Fratelli d'Italia hanno fatto intravedere anche un po' di politica giocata sulla sottile ma ormai evidente concorrenzialità fra i due gruppi d'opposizione che si sviluppa anche su messaggi impliciti lanciati quando c'è la televisione di mezzo.







Polemiche sulla distanza di sicurezza in Aula dopo che un parlamentare della Lega si era tolto la
mascherina poco prima che cominciasse a parlare Giuseppe Conte per le sue comunicazioni sulla Fase 2.

Il presidente Roberto Fico ha spiegato a tutti i parlamentari che la mascherina, sulla base di quanto deciso dalla conferenza dei capigruppo, è obbligatoria nell'emiciclo tra i parlamentari che dal loro banco possono intervenire al microfono sempre con la mascherina. Senza mascherina si può intervenire parlando vicino a dei microfoni installati in un punto dell'Aula dove le distanze di sicurezza possono essere rispettate, ha poi ricordato.

Il presidente della Camera ha dovuto comunque sospendere per pochi minuti la seduta e l'ha fatta riprendere dopo essersi accertato che tutti i parlamentari nell'emiciclo indossassero la mascherina, compreso il deputato leghista. Quindi ha dato la parola al premier Giuseppe Conte che ha cominciato il suo intervento.
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