Elezioni, il caso degli ultranovantenni residenti all'estero: prima denuncia sul rischio brogli nel voto

La denuncia-querela del deputato FdI Andrea di Giuseppe che ha posto l'attenzione sul numero di votanti che risiede all'estero

Martedì 6 Settembre 2022 di Erika Chilelli
Elezioni, il caso degli ultranovantenni residenti all'estero: prima denuncia sul rischio brogli nel voto

«Gli elenchi degli italiani residenti all'estero sono pieni di novantenni e centenari. Delle due l'una: o da noi si vive davvero male o dietro l'elisir di lunga vita dei nostri connazionali c'è una colossale truffa elettorale». E' quanto sostiene Andrea di Giuseppe, candidato di Fratelli d'Italia per la sezione Nord-America e America Centrale che ha controllato gli elenchi Aire nella denuncia-querela presentata alla Procura di Roma, tramite l'avvocato Romolo Reboa.

Elezioni, chiusura della campagna elettorale a piazza del Popolo sia per centrodestra che per centrosinistra

I sospetti di brogli


A poche settimane dal 25 settembre, data in cui gli italiani sono chiamati a votare, si scoperchia il vaso di Pandora sui brogli elettorali.

Il deputato FdI ha posto l'attenzione sul numero di votanti che risiede all'estero. I conti non tornano: come si legge nella denuncia-querela, su un totale di 437.802 nominativi, oltre il 28% degli italiani iscritti all'Aire per la Circoscrizione in questione sono ultra-settantenni. Un dato che, secondo di Giuseppe, sarebbe irrealistico: circa 66mila nominativi hanno tra gli 80 e i 98 anni. Un dato che pone l'attenzione sul rischio di brogli elettorali: molti degli iscritti potrebbero essere deceduti e a votare per procura sarebbero i famigliari o gli eredi.

Presunta truffa


Ma la statistica, allarmante, scatena la paura che gli stessi eredi ricevano anche le pensioni dall'Italia, a cui non avrebbero diritto. Una presunta truffa ai danni dell'Inps, quella ipotizzata dal deputato FdI, che ammonterebbe a circa 5 milioni l'anno; resa possibile per via delle difficoltà riscontrate dall'ente nel relazionarsi con gli uffici esteri e richiedere dati aggiornati riguardanti i certificati di morte. «L'Inps pagherebbe 5 milioni di euro per le pensioni degli italiani all'estero, ma molti sarebbero deceduti e le pensioni vanno agli eredi», si legge nella denuncia-querela.

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 07:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA