Tutti in piedi e in silenzio, fino all'applauso finale e poi un intervento per ogni gruppo parlamentare, da cui si auto-escludono i senatori del M5s per "coerenza" rispetto alle opinioni sul leader di Forza Italia. Così l'aula di Palazzo Madama ha ricordato Silvio Berlusconi a otto giorni dalla sua morte, omaggiato anche con un mazzo di rose bianche e tulipani lasciato sul suo scranno.
Berlusconi, la commemorazione in Senato
Presenti anche gran parte dei ministri, compresi quelli di FI che hanno scelto di sedersi tra i banchi del loro partito come Anna Maria Bernini, Elisabetta Casellati e Paolo Zangrillo.
Renzi: «Non c'è un erede»
Il «tratto di unicità» di Silvio Berlusconi «porta anche la destra a fare i conti. Il dibattito sulla sua eredità non ha senso di esistere. L'eredità politica togliamoci dalla testa che qualcuno potrà raccoglierla», ha detto Renzi alla commemorazione. «Ma se vogliamo stare sul punto politico, sull' eredità politica ricordiamo che nel 1998 quando perse le elezioni, Berlusconi scelse la strada del popolarismo europeo. Questo, lo dico a Salvini e a Meloni, è un punto politico su cui dovreste riflettere in vista del 2024».