Ballottaggi a Roma, Torino e nelle altre città: sale la tensione in vista del nuovo voto

La campagna elettorale non è ancora finita: il 17 e 18 ottobre si vota il ballottaggio nella Capitale, a Torino, Trieste e Caserta

Giovedì 7 Ottobre 2021 di Francesco Malfetano
Ballottaggi a Roma, Torino e nelle altre città: sale la tensione in vista del nuovo voto

Neanche il tempo di digerire i risultati del primo turno delle amministrative, che nelle città italiane già si riaccendono gli scontri in vista del ballottaggio. A Roma, come a Torino, Trieste e anche Caserta, gli animi sono tesissimi e preannunciano un'escalation di attacchi e polemiche fino a quando riapriranno le urne il 17 e il 18 ottobre.
 

Ballottaggio, il destino a Roma si intreccia con politica nazionale

Il destino della Capitale si intreccia ineluttabilmente con quello della scena politica nazionale. Nella sfida tra il candidato di centrodestra Enrico Michetti (avanti al primo turno) e quello di centrosinistra Roberto Gualtieri, la chiave di volta sarà infatti la capacità del Pd di coinvolgere anche il M5S nella corsa al Campidoglio. «Senza apparentamenti» come hanno già specificato entrambe le forze politiche.

Ma soprattutto c'è da mediare tra Carlo Calenda che forte dell'ottimo risultato raccolto ha già annunciato il suo sostegno a Gualtieri (restando all'opposizione)  solo nel caso in cui i cinquestelle restassero esclusi dalla giunta. I classici veti incrociati che, nella loro declinazione romana, sono plastica rappresentazione del panorama nazionale che Enrico Letta sta tentando di ricondurre ad un nuovo campo largo, un Ulivo 2.0. 

A Torino battaglia ideologica


Una battaglia quasi ideologica che sta andando in scena anche a Torino. Nella città piemontese al ballottaggio ci sono il candidato di centrodestra Paolo Damilano e l'ex capogruppo dem in comune Stefano Lo Russo. La partita, date le manovre in corso a livello nazionale, si chiuderebbe molto rapidamente qualora l'uscente Appendino o la candidata grillina Valentina Sganga fornissero il proprio supporto a Lo Russo. Un'intesa che però è tutt'altro che scontata. Sia perché la base grillina piemontese non vede per niente di buon occhio l'avvicinamento ai dem, quanto soprattutto perché Lo Russo è andato più volte allo scontro con Appendino in questi anni, arrivando anche a denunciare la sindaca per il caso Ream (poi condannata). 
Scenario simile anche a Trieste. Nel capoluogo friulano infatti, al secondo turno si sfidano il candidato di centrodestra Di Piazza (avanti con più del 46% delle preferenze) e Russo del centrosinistra. La destra, forte del radicamento territoriale leghista, è convinta di fare della città un punto da cui ripartire in vista delle nuove amministrative 2022. Tuttavia anche qu le polemiche sono fortissime. Specie dopo che sono saltate fuori le foto inneggianti a Mussolini di un neo-consigliere di FdI, secondo per preferenze.

Scontro a Caserta


A Caserta invece lo scontro ha raggiunto dimensioni ancora più evidenti. Soprattutto negli ultimi giorni dopo che il governatore campano Vincenzo De Luca è sceso in campo per spingere il candidato del Pd Carlo Marino. Un sostegno che ha generato non pochi malumori da parte dell'avversario di centrodestra Gianpiero Zinzi, che ha ‘denunciato’ i tentativi in corso e l’intervento di De Luca: «Stanno arrivando telefonate anche da Santa Lucia per aiutare un Marino sempre più nervoso» ha dichiarato in diretta su Facebook mercoledì sera. «Stanno promettendo incarichi, prebende ed assessorati. Ma perché Marino non vuole giocarsi questa sfida da solo?». 

Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 13:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA