Will Smith, i fan contro l'Academy: «L'esclusione una punizione razzista»

Domenica 10 Aprile 2022 di Gloria Satta
Will Smith, i fan contro l'Academy: «L'esclusione una punizione razzista»

Continua a tacere Chris Rock, ancora impegnato a «metaboliizzare» il cazzotto ricevuto in mondovisione da Will Smith. Si astengono dai commenti le star.

Ma insorgono sui social i fan del popolare protagonista di Men in Black e La ricerca della felicità, appena bandito dall'Oscar per 10 anni a causa del suo gesto sconsiderato. All'indomani della clamorosa decisione dell'Academy, che ha comminato il lungo daspo a Smith, vincitore dell'ultima statuetta del miglior attore protagonista (per il film Una famiglia vincente - King Richard), il popolo della rete non ci sta e protesta a gran voce: punizione esagerata, provvedimento razzista, Hollywood ipocrita sono le reazioni più frequenti che nelle ultime ore hanno accompagnato il verdetto destinato a bandire fino al 2032 l'attore 53enne da tutte le manifestazioni e iniziative dell'Oscar, sia in presenza sia in modalità virtuale. Significa che potrà ricevere la nomination, addirittura vincere il premio, ma deve scordarsi di andarlo a ritirare. I fan di Smith sono arrabbiati soprattutto perché, secondo loro, l'Academy avrebbe applicato due pesi e due misure: non avrebbe cioè applicato una sanzione tanto pesante nemmeno contro Harvey Weinstein, Roman Polanski, Bill Cosby espulsi sull'onda del movimento #MeToo che ha riscritto le regole dell'istituzione, cioè i nuovi rigidi standard di comportamento.

Will Smith bandito dagli Oscar per 10 anni: mano dura dell'Academy Award dopo lo schiaffo a Chris Rock


LA SCIA
Ugualmente, non avrebbero ricevuto lo stesso schiaffo toccato a Smith altre celebrità accusate di molestie sessuali come Kevin Spacey, Casey Affleck, Woody Allen, James Franco, James Toback, Dustin Hoffman. O Mel Gibson, sospettato di violenze sulla partner e biasimato per alcune espressioni antisemite. Smith ha sventato l'espulsione dall'Academy dimettendosi spontaneamente dopo la famigerata notte dello sganassone. Ma, al di là del bando deciso dall'Academy, oggi deve vedersela anche con l'industria che sembra avergli voltato le spalle: sulla scia dell'indignazione globale, sarebbe stato infatti cancellato da film in preparazione come Fast and Loose (prodotto da Netflix), Emancipation, una serie di Apple Tv incentrata sul dramma della schiavitù, Bad Boys 4 targato Sony. L'attore ha accolto il verdetto dell'Academy con la lapidaria dichiarazione «Accetto e rispetto la decisione», seguita alle scuse accorate apparse su Instagram e su Facebook (170 milioni di follower in totale).

 


IL FAIR PLAY
«Il mio comportamento nella notte delle stelle è stato inaccettabile e non scusabile», ha postato, scusandosi poi con Chris Rock che aveva scatenato il suo gesto prendendo in giro l'alopecia di sua moglie Jada Pinkett Smith. Pubblicamente lodato dall'Academy per la sua «compostezza» (non ha reagito alla percossa né denunciato Will), l'irriverente comico qualche giorno fa era in scena a Boston e ha allontanato uno spettatore che aveva insultato Smith. Santo subito. E qualcuno vorrebbe dargli l'Oscar per il fair play.

Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA