Vincenzo Ieracitano è morto: il doc del rugby italiano ha passato la palla a 67 anni a Genova

Lunedì 14 Febbraio 2022 di Paolo Ricci Bitti
Vincenzo Ieracitano è morto: il doc del rugby italiano ha passato la palla a 67 anni a Genova

Vincenzo Ieracitano è morto:  il doc del rugby italiano ha passato la palla a 67 anni a Genova, la sua città dalla quale era partito per fare più volte per il giro del mondo per accompagnare le nazionali azzurre e per fare parte dei vertici delle più importanti commissioni mediche internazionali che studiano le conseguenze del gioco che lui amava così profondamente. Importanti i suoi studi sulle commozioni cerebrali (concussion) e sulla messa a punto di protocolli per individuare il prima possibile le loro conseguenze . Mancheranno la sua bonomia e le chiacchierate nelle lunghe serate dopo i match, sempre in compagnia di un sigaro e di un whisky da centellinare. L'anno scorso Genova ha perso anche Marco Bollesan, un altro capitolo determinante del rugby italiano.

Paolo Ricci Bitti

La nota della Fir

La Fir ha appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa, avvenuta oggi a Genova, del professor Vincenzo Ieracitano e si stringe alla famiglia, ai figli Giulia e Giovanni, e agli amici del CUS Genova di cui il professor Ieracitano è stato atleta e dirigente.

Nato a Genova il 22 febbraio del 1954, ex flanker nelle fila del Cus Genova negli Anni’70 ed’80, il prof.

Ieracitano è stato azzurro con l’U19, l’21 e l’U23.

Laureato in Medicina e Chirurgia nel capoluogo ligure, era specializzato in chirurgia generale, chirurgia d’urgenza e medicina dello sport e svolgeva la professione medica presso l’Ospedale San Martino.

Ha collaborato con la Fir fin dal 1996, anno in cui ha iniziato a ricoprire il ruolo di medico della Squadra Nazionale che ha ricoperto sino al 2004 (era in campo nello storico, vittorioso, esordio dell’Italia nel Sei Nazioni contro la Scozia allo Stadio Flaminio del 2000), coordinando poi negli anni la gestione medica della Nazionale “A”, dell’Emergenti e dell’Under 20 con cui nel 2013 ha vinto il Junior World Rugby Trophy.

Dal 2008 al 2021 è stato Presidente della Commissione Medica federale ed ha fatto parte della Commissione Medica di World Rugby, tornando in più occasioni sul campo come medico della Nazionale Maschile con cui aveva preso parte alla Rugby World Cup del 2015 in Inghilterra, bissando l’esperienza del 2003 in Australia. Per tutti Vincenzo, recentemente andato in pensione dall'Ospedale San Martino di Genova, era semplicemente "il Doc".

È stato, inoltre, uno dei sei medici membri del gruppo di lavoro internazionale sui traumi cranici nel rugby ed il responsabile sanitario dell’IRB7s World Cup del 2013 a Mosca.

Nel 2021 era stato insignito insieme ai colleghi delle altre federazioni membre del Board di Guinness PRO14 del Chairman’s Award 2021 in virtù delle grandi sfide sostenute sin dalle prime fasi della pandemia da COVID-19 per garantire la ripresa in sicurezza della manifestazione, attraverso la definizione e applicazione di rigorosi protocolli sanitari.

“Vincenzo ha coinvolto e avvicinato al mondo del rugby tanti, tantissimi giovani medici, trasmettendo loro la passione per il Gioco, il mettersi completamente a disposizione delle atlete e degli atleti. È stato un amico e una figura di riferimento per tante generazioni di Azzurri e, con i suoi incarichi internazionali, ha contribuito a rendere il rugby uno sport più sicuro, partecipando al gruppo di lavoro per la prevenzione dei traumi cranici. Mi mancherà e ci mancherà” ha detto il Medico Federale, dott. Niccoló Gori.

In memoria di Vincenzo Ieracitano il Presidente federale Marzio Innocenti ha disposto che un minuto di silenzio venga osservato nel fine settimana su tutti i campi d’Italia.

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA