Veronica Ferraro: «Io influencer mi cambio tre volte al giorno. Scarpe? Mi vergogno a dirlo, ne ho 300 paia...»

«Il futuro è tutto da inventare. I social cambieranno linguaggio ma resteranno»

Venerdì 6 Gennaio 2023 di Camilla Gusti
Veronica Ferraro: «Io influencer mi cambio tre volte al giorno. Scarpe? Mi vergogno a dirlo, ne ho 300 paia...»

Imprenditrice digitale di successo, amante della moda e dei gioielli e da più di un anno stilista della sua etichetta Not After Ten. Veronica Ferraro, classe 1987, racconta lo sviluppo della sua carriera di influencer fra gli hater, l'amica del cuore Chiara Ferragni e l'evoluzione dei social. «Difficile parlare del nostro futuro, non c'è stato nessuno prima di noi.

Sicuramente le figure degli influencer non spariranno, si evolveranno con altri linguaggi, così come le piattaforme social».

Chi era Veronica Ferraro prima di diventare un'imprenditrice digitale da un milione e 400 mila follower?
«Una studentessa iscritta a Lettere alla Statale di Milano e prima ancora al liceo classico Berchet. Ho iniziato questo lavoro nel 2009 con i primi social network come Duepuntozero e Flickr e nel 2010 ho aperto The fashion fruit, un blog di moda dove condividevo le mie esperienze giornaliere e i miei appunti sulle ultime tendenze. Nel 2012 è arrivato Instagram: posso definirmi una pioniera in questo campo».

Che rapporto ha con la moda?
«Per me è un po' una mania. Sono convinta che ogni lavoro funzioni bene se c'è un pizzico di ossessione e sono arrivata fin qui grazie anche a questa. Mi cambio d'abito tre volte al giorno: la mattina mi piace fare sport, parto da casa con outfit da palestra. Dopo mi cambio in base a quello che devo fare, che siano contenuti per il mio lavoro, appuntamenti o un pranzo con le amiche e poi c'è il look serale, anche se ultimamente mi piace molto stare a casa con il mio fidanzato che fa il produttore musicale».

Qual è il suo outfit preferito? Gonna o pantaloni?
«Non ho mai indossato gonne fino al 2010, non mi ci vedevo, pesavo 15 chili di più. In questi anni ho fatto un percorso di cambiamento, lavorando molto su me stessa e sulla mia stima. Quando ho iniziato a lavorare in questo campo mi sono imbattuta in tante critiche, soprattutto sul modo in cui mi vestivo. Ai tempi era anche più difficile non fare caso agli attacchi degli hater, oggi hai la possibilità di bloccarli e finisce tutto in pochi secondi. Ma ancora adesso alle gonne preferisco i pantaloni, meglio se baggy o cargo, che è anche la tendenza di stagione. Il mio signature look è croptop con un pantalone cargo e una varsity jacket o un bomber».

Quante paia di scarpe ha?
«Mi vergogno a dirlo, saranno quasi 300».

Qual è stato il primo capo firmato che ha avuto?
«La borsa Dyonisus di Gucci. Me la sono autoregalata con il primo stipendio. Ai tempi lavoravo come commessa da Brandy Melville».

Parliamo di gioielli. Da qualche stagione è ambassador del brand DoDo. Cosa le piace?
«Per me è una seconda famiglia: ne condivido i valori come l'inclusività, l'uguaglianza, la salvaguardia del pianeta. I miei pezzi preferiti sono tutti quelli con la stellina, sia in oro che con pietre preziose. Con i gioielli ho un rapporto scaramantico: metto sempre gli stessi, sono dei portafortuna. Quelli che cambio più spesso forse sono gli orecchini».

E adesso è anche stilista.
«Lo scorso maggio ho lanciato la mia etichetta che si chiama Not After Ten. Capi femminili, scollature e fit che esaltano le curve, adatti sia per andare in palestra che per la vita di tutti i giorni. Pezzi forte di collezione i body che stanno piacendo tantissimo a cui ho accostato anche capispalla e pantaloni cargo».

 

Lei e Chiara Ferragni siete amiche da molti anni e condividete lavoro e tempo libero. Come vi siete conosciute?
«All'università. A Chiara piaceva una mia collana e siamo diventate inseparabili fin da subito. Il bello di Chiara è che riesce sempre a dividere il suo tempo in maniera equa senza dimenticarsi mai di nessuno, soprattutto gli amici che conosce da una vita».

Spesso lei condivide la sua quotidianità con i suoi follower. Come fa a scindere il lavoro dalla vita privata?
«La cosa bella dei social è il potere della condivisione che molte volte ti fa sentire meno sola. Ma a differenza di molti altri influencer io scelgo di condividere solo alcuni aspetti della mia vita. Devo essere veramente ispirata per confidarmi, in genere sono una persona timida e riservata».

Quale social usa di più in questo momento?
«Sicuramente TikTok perché da lì nascono non solo tantissime tendenze ma anche tematiche d'attualità».

Come vede il suo lavoro fra 10 anni?
«Non credo che la figura dell'imprenditore digitale sparirà, penso anzi che si evolverà con nuove dinamiche. Ci saranno altri social network, come è capitato due anni fa quando è nato TikTok».

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