Un addio ufficializzato che si trascina dietro tutto il rammarico per i fan romantici della coppia che ora aspetta incuriosito solo la definizione della separazione dei beni. Così è veramente finita tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Dopo il comunicato separato lei è già volata in Tanzania con i tre figli e la sorella Silvia, e questo delinea sicuramente la prima clauola di una separazione sentimentale ed economica che doveva essere consensuale ma così non pare.
Totti e Ilary, la divisione del patrimonio
Accordi raggiunti, quelli economici, a fari spenti, lontano dal gossip.
Le parole della Blasi dalla Toffanin
Quindi è stato tutto deciso in tempi record e in effetti su questo Ilary aveva ragione. Nell'intervista rilasciata nel salotto di Silvia Toffanin infatti la Blasi arrivata per smentire tutte le voci di presunta crisi dopo aver attaccato le testate giornaliste per essersi accanite senza prove sulla loro famiglia, ha anche spiegato che qualora lei e il marito si fossero voluti separare il patrimonio non sarebbe mai stato un problema. «Si separano Trump, Bezos e ora non ci possiamo separare noi? Confronto a loro noi dobbiamo dividerci due spicci». E anche quei "due spicci" (che varranno almeno 5 milioni l'anno soltanto di ricavi del patrimonio immobiliare) ora sono stati ripartiti.
Gli avvocati
La Blasi si è rivolta all’avvocato Alessandro Simeone, matrimonialista di Milano, definito dai colleghi un vero "pitbull", esperto in clientela vip (tra i suoi assistiti, anche Simona Ventura nella separazione con Stefano Bettarini), molte celebrities del mondo Mediaset. Sul sito del legale si legge. «Studio specializzato in diritto delle relazioni familiari, successioni e contrattualistica per il mondo dello spettacolo. Ci occupiamo di separazioni, divorzi, affidamento dei figli fuori dal matrimonio, tutela del patrimonio e pianificazione successoria».
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Mentre il “pupone” ha scelto come suo difensore Antonio Conte, che ha seguito nelle loro rispettive separazioni Zaniolo e Daniele De Rossi, e che assiste l’As Roma nelle aule di giustizia sportiva.
Ma il vero ago della bilancia in questo divorzio che pesa tantissimo sarà lo storico storico commercialista dell'idolo giallorosso, Adolfo Leonardi.
Che tipo di separazione hanno scelto?
Hanno scelto la separazione con “negoziazione assistita” gli ex coniugi, una nuova procedura introdotta nel 2014 che permette di conseguire lo status di separati senza passare dal tribunale e accorciando notevolmente i tempi. Con la procedura tradizionale, scelta invece da Nicolò Zaniolo e sara Scaperrotta ci sarebbero voluti, invece, almeno sette mesi e qualche passaggio in tribunale - con tanto di riflettori puntati addosso - per raggiungere un accordo. Se invece come accadde a De Rossi, avessero intrapreso la strada della giudiziale (perché magari era impossibile arrivare a un accordo) tutta la vicenda poteva durare anni.
Mentre con la nuova prassi, una volta ottenuta l'autorizzazione del pubblico ministero e la ratifica degli avvocati delle due parti, la pratica si conclude in circa un mese e mezzo. E calcolando che oggi dovrebbero essere definito il tutto, la favola d'Italia Totti e Ilari già da settembre potrebbe non esistere piu'.
Un addio veloce ma non indole
Nonostante le smentite della coppia, la crisi di cui si parlava tanto a febbraio era vera, ma Ilary e Totti avrebbero preferito prendersi del tempo prima di ufficializzare l'addio per mettersi al tavolino a riflettori spenti lontani da tutti i gossip. La coppia avrebbe utilizzato gli ultimi quattro mesi per sistemare le carte del divorzio e raggiungere un accordo al riparo dal clamore mediatico. Tra oggi e domani gli ultimi perfezionamenti e poi tutto sarà chiaro. Veloce e non indolore (almeno per i fan). Per questo Ilary è volata in Tanzania insieme ai figli e alla sorella Silvia mettendo un punto ai gossip e allontanandosi da tutto.
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