Totti, gli auguri di buon anno e poi i fuochi d’artificio

Venerdì 1 Gennaio 2021
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Gli auguri di buon anno di Francesco Totti e poi i fuochi d’artificio.

Botti di Capodanno, ad Asti un bambino di 13 anni è morto poco dopo la mezzanotte per le lesioni all'addome causate da un petardo. È accaduto al campo nomadi di via Guerra, dove il bambino viveva.

Soccorso immediatamente e trasportato all'ospedale, è arrivato al Pronto soccorso già in arresto cardiaco e per lui non c'è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

I parenti del bambino danneggiano l'ospedale di Asti

 

Danni ad alcune strutture all'interno del pronto soccorso di Asti e nel parcheggio sono stati provocati dai familiari del tredicenne che la notte scorsa, durante i festeggiamenti di Capodanno in un campo nomadi, è rimasto gravemente ferito e in seguito ha perso la vita. I parenti avrebbero voluto vedere il ragazzino, sul cui corpo però verrà disposta un'autopsia. Al momento viene ipotizzato che le lesioni siano state causate dallo scoppio di un petardo ma non si esclude del tutto un colpo di pistola.

Caserta, 5 feriti: tre sono gravi 

 

È di cinque feriti, di cui tre gravi, il bilancio della notte di fuochi d'artificio nel Casertano. In molti comuni erano in vigore divieti di sparare, ma nessuno li ha rispettati. La situazione più preoccupante si è verificata a Caserta, dove tre persone sono rimaste ferite nel complesso residenziale denominato «Parco Primavera», in località Tuoro; secondo quanto accertato dai carabinieri, i tre giovani, intorno alla mezzanotte e mezza, quando le esplosioni dei botti sembravano diminuire, hanno ammassato a mo' di piramide numerosi petardi per ottenere una grossa e rumorosa deflagrazione, sono rimasti feriti nell'onda d'urto, e finiti in ospedale in gravi condizioni. Danneggiate anche alcune auto parcheggiate. Due persone sono rimaste ferite in modo lieve a Casaluce e sono ststi portati all'ospedale Moscati di Aversa.

Napoli, donna ferita alla testa da una scheggia

Sono 8 le persone che sono rimaste ferite tra Napoli e provincia dalle esplosioni avvenute nella notte per celebrare l'arrivo del nuovo anno. Il dato di otto i feriti dai botti registrati quest'anno nel Napoletano, tre nel capoluogo e cinque nell'hinterland, fa segnare il dato più basso mai regitrato. Lo scorso anno, infatti, i feriti erano stati 48. Nessuna delle persone ferite è in pericolo di vita. Le persone rimaste vettime di ferite dalle esplosioni dei fuochi d'artificio sono tutte maggiorenni.

Tra gli otto feriti nella notte di San Silvestro, tra Napoli e provincia, c'è una donna colpita alla testa da una scheggia di metallo, e non da un proiettile vagante come si era ipotizzato in un primo momento, scheggia partita da un petardo esploso dopo la mezzanotte. La donna si trovava a casa dell'anziana madre a Mugnano (Napoli) quando è stata raggiunta dalla scheggia che l'ha ferita all'occipite. Si è trattato di una tragedia sfiorata: la donna è ricoverata al Cardarelli, non in pericolo di vita. Sarà operata nei prossimi giorni per estrarla.

Dalla radiografia emerge che la scheggia conficcatasi nel naso è lunga 17 millimetri, dimensione eccessiva per un colpo d'arma da fuoco: comunque avrebbe potuto provocare conseguenze molto gravi se fosse penetrata in un altro punto della testa. La donna, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale stazione, è stata raggiunta dalla scheggia mentre si trovava in strada per depositare la spazzatura.

I feriti

Tra le segnalazioni raccolte dalla Questura partenopea in nottata c'è quella di un 30enne di Camposano (Napoli), feritosi a una mano mentre, intorno alle 4, raccoglieva in strada petardi inesplosi. Non è grave ma sarà denunciato per violazione del coprifuoco.

Degli otto feriti registrati tra Napoli e provincia, sei sono stati medicati e dimessi; restano ricoverati solo la donna di Mugnano e un uomo di 57 anni, al Vecchio Pellegrini di Napoli per lo sfacelo di una mano.

Lo scoccare del nuovo anno è stato salutato da almeno quarantacinque minuti di fuochi d'artificio, nel capoluogo e nell'hinterland. Una festa ad alto volume di botti, in cui sono stati uditi esplodere molti ordigni ad alto potenziale e si sono registrati comportamenti poco prudenti, come le batterie di razzi fatte partire per mezz'ora da un cortile condominiale di viale Colli Aminei, a Napoli, a pochi centimetri dai cassonetti della spazzatura, con evidente rischio di incendi.

Il bilancio dei feriti dice però che alla fine ha avuto la meglio la voglia di festeggiare senza inutili rischi, con il ricorso prevalente a fuochi legali.

A Roma e provincia 9 feriti

 

Sono 9 i feriti tra Roma e provincia per i fuochi d'artificio esplosi nella notte. Secondo quanto si apprende da fonti di polizia, si tratta di feriti lievi che hanno riportato abrasioni, ustioni, e contusioni. Il più grave ha avuto una prognosi di 15 giorni per una «contusione bulbare». Gli episodi si sono verificati al centro di Roma, in zona ponte Milvio, a Fiumicino, Marino, Frascati e Velletri.

Milano, un ferito grave. Sparatoria tra albanesi

 

La fine del 2020, a Milano e nel Milanese, sembra segnare un minimo storico di botti e feriti rispetto alla media. Secondo i primi dati nel passaggio al 2021 si è festeggiato molto meno con circa «la metà degli interventi del 118 per un Capodanno normale»: gli unici due episodi gravi riguardano un uomo che ha perso due dita, ieri pomeriggio, armeggiando un petardo, e due feriti da colpi d'arma da fuoco, entrambi albanesi, nel corso di un episodio - secondo i primi accertamenti - di criminalità.

Secondo le prime informazioni raccolte da 118, forze dell'ordine e Vigili del Fuoco, i botti, dunque, hanno causato un solo ferito grave, a San Giuliano Milanese, ieri intorno alle 19, dove un uomo di 54 anni, per lo scoppio di un grosso petardo, ha subito l'amputazione di due dita (4/o e 5/o della mano destra) e un trauma addominale, finendo ricoverato in codice rosso all'ospedale di Niguarda.

Nelle ore a cavallo della mezzanotte, invece, l'unico medicato è un giovane che intorno alle 2, a Milano, ha subito un trauma alla mano destra per un petardo, ma che non ha avuto bisogno di essere portato in ospedale. Un episodio a parte, il più grave della notte di Capodanno ma che la Polizia ascrive a un episodio di criminalità comune, riguarda una sparatoria avventa intorno all'1 di notte a Milano, in via Gigante, nella cosiddetta 'casbah' di piazza Selinunte. Nel corso di una sparatoria, dai contorni ancora tutti da delineare, due albanesi sono rimasti feriti per colpi d'arma da fuoco. Entrambi hanno 39 anni: uno ha un proiettile in testa, ed è stato ricoverato in codice rosso e in gravi condizioni al Policlinico, e l'altro è stato raggiunto da un colpo alla coscia, ed è stato portato in codice giallo all'ospedale di Niguarda.

A completare il bilancio di fine anno alcune denunce delle forze dell'ordine per 'procurato allarme' nei confronti di soggetti sorpresi a sparare con delle scacciacani, e qualche sanzione per la violazione del Dpcm. Un incendio di un capannone, a Cassano D'Adda (Milano) ha tenuto inoltre impegnate molte squadre dei vigili del fuoco dalle 19.30 di ieri, ma senza alcun legame con i fuochi d'artificio.

Cagliari, 29enne ha perso una mano

 

Nonostante i divieti e il coprifuoco la fine del 2020 a Cagliari è stata salutata con non pochi fuochi d'artificio e botti. Il bilancio è di due feriti, un 12enne e un giovane di 29 anni che ha perso la mano destra. Il primo episodio è avvenuto poco prima delle 22 in via Podgora nel quartiere Is Mirrionis. Il 12enne, secondo quanto ricostruito dalla polizia intervenuta sul posto, ha provato a riaccendere un grosso petardo che è esploso ferendolo alla mano, al viso e alla gamba. Sul posto sono subito intervenuti i medici del 118, gli agenti della squadra volante e gli artificieri.

Il ragazzino è stato trasportato all'ospedale Brotzu dove gli sono state riscontrate ferite guaribili in 15 giorni. La polizia adesso sta cercando di stabilire se il 'botto' inesploso fosse artigianale o se si trattasse di un «petardo» illegale. Più grave l'episodio avvenuto poco dopo la mezzanotte in via Roma. Il 29enne avrebbe provato ad accedere un botto ad altissimo potenziale, anche questo forse realizzato artigianalmente, che è esploso. Trasportato d'urgenza all'ospedale Brotzu, i medici non sono purtroppo riusciti a salvargli la mano destra: l'esplosione gli aveva praticamente portato via tutte le dita. Anche in questo caso le indagini sono condotte dalla polizia intervenuta sul posto con gli agenti della squadra volante e gli artificieri.

Botti, 229 interventi dei vigili del fuoco

 

Sono stati 229 stanotte gli interventi dei vigili del fuoco riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, in netta diminuzione rispetto allo scorso anno, quando furono 686, variazione legata alle misure restrittive adottate per fronteggiare la pandemia Covid-19. Il numero maggiore anche quest'anno nel Lazio 45 (lo scorso anno furono 171), Campania 40, Puglia 24, Veneto 19, Lombardia 18, Sicilia 17, Liguria 16.

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Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA