Tinto Brass compie 90 anni il 26 marzo. Negli ultimi anni ha fatto i conti con un’emorragia cerebrale, un ictus e due ischemie. E ora ripercorre la sua vita, quella di un regista che ha fatto crescere generazioni di desideri tra i ragazzi degli anni ‘80 e’90. Rimasto vedovo della sua prima moglie, vive con Caterina, la sua seconda moglie, in un borgo sulla Cassia vicino Roma. «Ma Venezia, dove sono cresciuto, mi manca moltissimo. Quando morirò vorrei che spargessero le mie ceneri in laguna», racconta al Corriere della Sera.
I figli
Ha due figli, Bonifacio e Beatrice. «La figlia mi ama.
Le donne
«Tutte le mie attrici mi hanno amato. Anna Ammirati. Bravissima. Ha detto che verrà presto a trovarmi, non mi ha mai rinnegato. Stefania Sandrelli. Grandissima attrice. Per La Chiave mi proposero Sandrelli che era un po’ dimenticata. Con me è stata bravissima. È venuta poco tempo fa, è stato un pomeriggio emozionante. Deborah Caprioglio. Ho litigato con la mia prima moglie per lei. Era molto calorosa e simpatica. E libera, molto libera».
E Anna Galiena? «Non mi ha amato. Nel primo giorno di riprese, alla fine della prima scena io le ho messo le mani sul seno, le mi ha fulminato. Il film è andato avanti lo stesso, ma il rapporto non ha funzionato. Eppure era stata lei a proporsi».
Ma ci tiene a precisare: «Non ho mai assolutamente molestato nessuno sul set. Chi ci stava era consenziente, ma sempre fuori dal set. Si prendevano degli impegni per dopo».
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