Berlusconi dimesso dal San Raffaele dopo 45 giorni: «Finalmente a casa, dopo il buio ho vinto ancora»

Il Cav con indosso una camicia bianca e una giacca blu, ha sorriso mentre con la mano salutava giornalisti e curiosi che erano fuori ad attenderlo

Venerdì 19 Maggio 2023
Berlusconi dimesso dal San Raffaele dopo 45 giorni: «Finalmente a casa, dopo il buio ho vinto ancora»

Il cancello di via Olgettina 60 si è aperto intorno alle 12:10 ed esattamente un'ora più tardi è uscito Silvio Berlusconi. Dopo 45 giorni di ricovero, 7 bollettini medici e due videomessaggi registrati da dentro la struttura, l'ex premier è stato dimesso oggi dal San Raffaele di Milano.

Con indosso una camicia bianca e una giacca blu, ha sorriso mentre con la mano salutava giornalisti e curiosi che erano fuori ad attenderlo. Alla sua sinistra, sui sedili posteriori dell'auto, c'era la compagna Marta Fascina, che gli è rimasta accanto per tutto il periodo di degenza. «Una emozione incredibile, un grande sollievo», commenta il leader di Forza Italia. Che aggiunge: «è stato un periodo angoscioso e difficile ma dopo il buio ho vinto ancora».

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Il lungo ricovero

Entrato in ospedale lo scorso 5 aprile - dopo un breve ricovero di tre giorni la settimana precedente - per curare una infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonicitica cronica, Berlusconi ha trascorso i primi 12 giorni in terapia intensiva al piano -1 del settore Q della struttura. Quando «lo stato clinico e la risposta alle cure» lo hanno consentito, è stato poi trasferito in un reparto di degenza ordinaria, sempre all'interno dello stesso padiglione. I successivi bollettini medici, da quel momento in poi, hanno cominciato a parlare di una stabilizzazione del quadro clinico, mantenuta per giorni fino a una «ottimale e convincente ripresa delle funzionalità d'organo» già oltre tre settimane fa. L'ultima nota diffusa dal San Raffaele a firma dei professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri risale allo scorso 3 maggio. Anche fuori dall'ospedale, il presidente di Forza Italia proseguirà le terapie, venendo costantemente monitorato a Villa San Martino, la sua residenza ad Arcore. 

 

La famiglia e gli amici

I familiari e gli amici più stretti gli sono rimasti accanto per tutto il mese e mezzo trascorso nella struttura. I cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi gli hanno fatto visita, alternandosi, quasi quotidianamente. Così come il fratello Paolo e lo storico amico Fedele Confalonieri. Sono poi passati per un saluto, anche l'ad del Monza Adriano Galliani, l'ex senatore Marcello Dell'Utri e Gianni Letta. Soltanto nell'ultima settimana l'ospedale ha aperto le porte al mondo della politica, con le visite della premier Giorgia Meloni e di Matteo Salvini domenica scorsa, seguite da quella del ministro degli Esteri Antonio Tajani due giorni dopo. Il presidente di FI non ha mancato di far sentire la sua vicinanza al partito nemmeno durante la degenza, registrando due video. Il primo, della durata di 20 minuti, ha concluso la Convention degli azzurri il 6 maggio, mentre il secondo, più breve, è stato diffuso in occasione della chiusura della campagna elettorale in vista delle amministrative.

Meloni: ti aspettiamo sul campo

Tanti i messaggi di affetto e di entusiasmo, arrivati soprattutto da parte Forza Italia e degli alleati, alla notizia delle dimissioni. «Ti aspettiamo sul campo per combattere insieme tante battaglie», scrive su Twitter Giorgia Meloni. Il presidente del Senato Ignazio La Russa gli augura di «vederlo prestissimo a Palazzo Madama», mentre i ministri azzurri Paolo Zangrillo, Maria Elisabetta Casellati, Antonio Tajani gli danno il «bentornato a casa». Anche il presidente dei deputati di Fi Claudio Barrelli ha espresso la sua gioia come la presidente dei senatori di FI Licia Ronzulli: «ci sono notizie che scaldano il cuore».

 

Ultimo aggiornamento: 20:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA