Silvia Provvedi, il fidanzato Giorgio De Stefano condannato a 12 anni di carcere: la reazione sui social

L’accusa aveva chiesto per De Stefano 20 anni di reclusione, ma alla fine ne dovrà scontare 12 e 8 mesi.

Lunedì 1 Agosto 2022
Silvia Provvedi, il fidanzato Giorgio De Stefano condannato a 12 anni di carcere: la reazione sui social

Silvia Provvedi di nuovo sotto i riflettori. Dall'arresto del fidanzato e padre di sua figlia Nicole, Giorgio De Stefano, sono passati più di due anni e adesso si è concluso il processo a Reggio Calabria con una vera e propria doccia fredda. Giorgio "Malefix" De Stefano è stato condannato in primo grado a 12 anni e 8 mesi di carcere. E la cantante del duo Le Donatella ha voluto commentare la vicenda a modo suo. 

Silvia Provvedi, arrestato il compagno Giorgio “Malefix” De Stefano in blitz anti-'ndrangheta

 

«La mia vittoria»

L’accusa aveva chiesto per De Stefano 20 anni di reclusione, ma alla fine ne dovrà scontare 12 e 8 mesi. E Silvia Provvedi non ha voluto commentare direttamente la sentenza, ma nelle storie su Instagram del duo Le Donatella ha solo pubblicato uno scatto di lei con la figlia avuta da De Stefano, con un messaggio accompagnato da un cuore rosso, «Il tuo sorriso.

La mia vittoria».

La piccola Nicole nata con il padre in carcere

Il 41enne è stato arrestato a giugno 2020, ed è finito in carcere. La piccola Nicole è venuta alla luce un mese dopo il suo arresto, ed è cresciuta in questi prima anni di vita insieme alla mamma e alla zia, Giulia Provvedi, che sui social condividono le immagini della piccola. «Al mio compagno Giorgio rinnovo sempre di più il mio amore e la mia vicinanza», aveva scritto Silvia Provvedi su Instagram nel giorno del parto nell'ultima foto che è stata pubblicata sul suo profilo. 

Pubblichiamo la precisazione dei legali del sig. De Stefano:

Il primo grado di giudizio si è concluso con una condanna di anni 12 e mesi 8. Altresì, Il Giorgio De Stefano, come imputato, ha sempre assunto una condotta lineare e partecipativa al processo, fornendo agli inquirenti ogni prova in suo possesso tesa all’accertamento della verità sulla sua condotta.

Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 17:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA