Addio Signora in giallo, interprete per 12 stagioni della scrittrice-detective più famosa della tv

L'attrice, che iniziò giovanissima, con i musical, ha avuto una straordinaria carriera anche a Hollywood

Mercoledì 12 Ottobre 2022 di Ilaria Ravarino
Addio Signora in giallo, interprete per 12 stagioni della scrittrice-detective più famosa della tv

Cabot Cove piange la sua Signora in giallo.

Si è spenta ieri a Los Angeles, a cinque giorni dal suo 97esimo compleanno, l'attrice londinese Angela Lansbury, leggenda del cinema americano diventata popolarissima - in Italia e non solo - nel ruolo della scrittrice ficcanaso dalla messa in piega impeccabile, Jessica Fletcher, protagonista della serie tv La signora in giallo: «I figli di Dama Angela Lansbury sono tristi di dover annunciare che la loro mamma è morta serenamente nel sonno a casa», è stato il messaggio con cui la famiglia ha comunicato ieri la dipartita dell'attrice. Trasmessa dalla Cbs dal 1984 al 1996 (con quattro film tv, prodotti tra il 1997 e il 2003), La signora in giallo, in Italia su Rai1 e Rete4, fu costruita intorno al personaggio di Lansbury, un'insegnante di inglese in pensione, diventata scrittrice di successo, prestata alle forze dell'ordine ogni volta che si imbatteva per caso in un omicidio (un po' troppo spesso: la rete pullula di meme sulla presunta jattura di Jessica Fletcher).

Chi era Angela Lansbury: come è morta, carriera, film, serie tv, marito e curiosità

GLI EPISODI

Una serie da 264 episodi, che consacrò la carriera dell'attrice, diventata l'interprete tv più pagata al mondo (250.000 dollari a episodio), assegnandole due Golden Globe, 12 candidature agli Emmy e 23 milioni di telespettatori nei soli Stati Uniti. Tra i tanti fan della serie, che lei produsse insieme al marito Peter Shaw (morto nel 2003) anche Frank Sinatra: «Lo incontrai in un ristorante a Los Angeles e non ha fatto altro che chiedermi informazioni sulla serie, sui nostri segreti, su come l'avevamo creata - raccontò Lansbury - ero sconvolta che fosse un fan: Frank Sinatra si divertiva con quella sciocchezza?».
Del resto, se la fama globale era arrivata con il personaggio della scrittrice Fletcher, la storia d'amore di Lansbury con il cinema era cominciata molto prima. Nata il 16 ottobre del 1925, figlia dell'attrice Moana Macgill e del politico progressista Edgar Lansbury, morto quando aveva nove anni, Angela era fuggita bambina dall'Inghilterra durante la guerra, e a 17 anni a New York aveva cominciato a esibirsi nei musical.
A soli 19 anni, sotto contratto con la Mgm, era arrivata la prima delle sue quattro candidature all'Oscar, coronata dalla statuetta alla carriera vinta nel 2014: il film era Angoscia di George Cukor, con cui duettava con Ingrid Bergman, seguito l'anno successivo da una seconda candidatura all'Oscar, quella per Il ritratto di Dorian Gray, in cui interpretava una cantante per cui perde la testa il protagonista del film. Il film non le fruttò la statuetta ma il primo Golden Globe della carriera, che le fece guadagnare l'attenzione di un maestro di Hollywood come Frank Capra. Dopo aver interpretato per lui una feroce direttrice di giornale ne Lo stato dell'unione, accanto a Spencer Tracy e Katherine Hepburn, condivise il set con una 12enne Liz Taylor in Gran Premio (campione di incassi negli Stati Uniti), poi fu madre di Elvis Presley in Blue Hawaii e nel 1962 entrò nella storia dei cattivi del cinema americano con Va' e uccidi - il film preferito della sua carriera.

 

LA SEDUZIONE

Lansbury fu protagonista anche di tanti film in costume, come I tre moschettieri in cui, a soli 23 anni, interpretò Maria d'Austria, Sansone e Dalila, nelle succinte vesti di Semadar, e ancora la moglie di Ponzio Pilato nel film La più grande storia mai raccontata. Pur non avendo mai giocato la carta della seduzione sul grande schermo, considerava «il ruolo più sexy della mia carriera» quello ne La lunga estate calda, dove interpreta l'amante di un Orson Welles padre padrone in in film che regalò a Paul Newman il premio a Cannes per la migliore interpretazione maschile.

I PREMI

Leggenda Disney (il riconoscimento è attribuito dalla stessa casa di Topolino) per la sua interpretazione nel classico per famiglie Pomi d'ottone e manici di scopa, con il cinema italiano ebbe dei fugaci incontri, antagonista di Sophia Loren in Olympia, poi moglie di Vittorio De Sica ne Le avventure e gli amori di moll Flanders. Nel 1980 il primo avvicinamento al genere giallo nel ruolo di Miss Marple in Assassinio allo specchio, dove torna a recitare con Liz Taylor, e poi in Assassinio sul Nilo con Peter Ustinov, adattamento da Agatha Christie - la scrittrice che più di ogni altra avrebbe avuto influenza su La signora in giallo. L'ultima fatica cinematografica era stata, nel 2014, nel ruolo della medium in Blithe Spirit - Mia moglie è un fantasma, e l'ultimo premio ricevuto nel 2016, il Volta Award di Dublino. 

Ultimo aggiornamento: 09:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA