A un anno di distanza dal "chiacchierato" concerto in Sardegna, Salmo è tornato ad accendere la polemica. «È stato l’anno più difficile della mia vita.
Salmo, è scontro con la Lucarelli
Da ieri i riflettori si sono riaccesi sulla vicenda e l'artista ha risposto alla domanda del fan che chiedeva a quale concerto abusivo si riferisse senza filtri: «Chiedi a Selvaggia Suxarelli». La risposta ha ottenuto molti consensi. Immediata la replica della giornalista sempre via social: «Non conosco Salmo, lo ritengo anche bravo. Un anno fa mi ero permessa di dire che il suo concerto ad Olbia fatto senza autorizzazioni, con una pandemia che faceva ancora molte vittime, era stato un errore».
E continua: «Non ha mai risposto nel merito ma perfino a distanza di tempo, la schifosa battuta sessista storpiando il mio cognome come l’hater medio non ha saputo tenersela. Seguono migliaia di like e “Ahaha”. Avanti così. Forse tra due millenni i maschi riusciranno a rispondere a una donna guardando oltre il proprio pisello. Forse».
Il botta e risposta
Il dissing è partito e Salmo ribatte: «Non piangere Selvaggia. Mi hanno storpiato il cognome mille volte. Per favore falla finita con sta roba del sessismo che non c’entra nulla. Il vittimismo da opinioninstagram è passato ormai. Forse»