Pio e Amedeo: «Critichiamo il perbenismo: per tanti vip le attività sociali sono solo business»

Martedì 20 Settembre 2022 di Marina Cappa
Pio e Amedeo: «Critichiamo il perbenismo: per tanti vip le attività sociali sono solo business»

«Portatori sani di imbarazzo», Pio e Amedeo ripartono per i loro viaggi a scrocco.

Dopo tre stagioni su Italia 1, i comici foggiani sono dal 28 settembre, per quattro puntate nella prima serata di Canale 5. Dal vivo sobri in T-shirt e pantaloni scuri, in tv i protagonisti di Emigratis. La resa dei conti indossano gli outfit più trash, fra occhiali colorati e pelliccette varie. Nel programma itinerante da Dubai al Sudamerica a Miami, i 39enni Pio D'Antini e Amedeo Grieco nei panni dei due personaggi Bufalone e Messicano bussano alle porte di famosi in giro per il mondo. Il picco lo toccheranno in «una notte da leoni» con Mike Tyson, protagonista di un lungo incontro stupefacente a base di cazzotti ed erba.

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LA STORIA
Mentre Brooke Logan «ce la siamo sbaciucciata, non riuscivamo a separare la realtà dalla finzione e adesso... saremo sul set di Beautiful». Ma ci saranno anche Ronaldinho, Felipe Massa, Matteo Berrettini, Mahmood, Fausto Leali, l'immancabile Gianluca Vacchi...
La storia comincia quando a gennaio «arriviamo all'Expo a Dubai con le bollette, per farcele togliere, perché secondo noi da quando ha parlato Greta Thunberg è aumentato tutto». E quindi? «Con l'ecosostenibilità c'è chi si arricchisce, così noi nei panni dei nostri personaggi, Bufalino e Messicano cavalchiamo questo filone e diventiamo ecosostenibili, perché possiamo fare i soldi e salvare il mondo. È una critica al perbenismo: oggi tutti si vogliono sciacquare la faccia in nome di operazioni sociali, che in realtà sono di immagine e business», dice Pio.
I protagonisti di Emigratis (ai due si aggiunge Francesco Pannofino, voce off che «con le sue sottolineature è come la nostra coscienza») sono comunque sempre dalla parte del politicamente scorretto. Come quando nel varietà di Canale 5 Felicissima sera usarono termini come frocio o negro. «Il politicamente corretto riguarda solo pochi, in realtà la pancia della società vuole vedere le cose che facciamo. Felicissima sera è stato strumentalizzato, non abbiamo mai detto che le parole non sono importanti, ma consigliavamo di cercare di sgrassarle» (Amedeo). Pio: «La satira è sempre andata controcorrente, se la censuriamo è un vero problema. Già il mondo è triste, se gli togliamo anche la risata dove finiamo?». Amedeo: «La cosa più bella di questo lavoro è quando ti fermano per strada e ti dicono: ero pieno di problemi e per due ore me li hai fatti dimenticare».

 


E la polemica con Fedez l'avete dimenticata? Lui l'anno scorso aveva protestato per essere stato censurato sul palco del 1° Maggio e voi... «noi gli abbiamo ribattutto: ti chiami Fedez, se nel 2022 in diretta vuoi dire una cosa, non c'è bisogno di gridare alla censura, basta che vai sul palco e la dici, è molto più figo». Ma poi vi siete risentiti? «No, Fedez è abituato a fare le cose sui social, è già nel Metaverso. Invece, noi se ci sono problemi parliamo. E quando torniamo a casa il telefono lo spegniamo, per stare con i bambini». E con i vostri figli, in età da scuole elementari, spegnete anche la tv? «Quando ci siamo noi, per non farli vergognare».


IL FILM
L'anno prossimo Pio e Amedeo gireranno un nuovo film di Gennaro Nunziante. Quest'anno avete portato al cinema Belli ciao: che cosa dite della scelta della Pausini di non cantare Bella ciao? «Se l'avesse cantata, sarebbe comunque sorta un'altra polemica. Come la fai sbagli». Sono anni che lavorate sempre insieme: non avete progetti separati? «La cosa incredibile sarebbe se lui mi morisse prima di un nuovo progetto: sogno sempre di cominciare lo spettacolo con un minuto di raccoglimento». Amedeo, a proposito di politicamente corretto.

Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 10:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA