E' il suo rifugio. Uno splendido appartamento sul lungotevere Flaminio che si affaccia sul Tevere con vista Cupolone. Qui Paolo Bonolis lavora senza essere disturbato: qualche riunione, scrittura dei copioni di Avanti un altro su Canale 5 e dei suoi due libri: Perché parlavo da solo e Notte fonda. «E' un luogo protetto dove pensare, lavorare in tranquillità. Un posto dove stare da solo. Non perché non abbia voglia degli altri, ma perché in una professione fatta di pare, con tanto rumore, è importante ritrovare anche il silenzio», racconta in un'intervista a Repubblica.
L'appartamento
«Qui mi sono costruito il mio mondo - racconta - La casa di famiglia è a Ponte Milvio ed è il punto di partenza e di ritorno di ogni mia giornata.
Ci sono le prime pagine della Gazzetta Sportiva del 2010 nell'anno del triplete. «Sono autografate dal presidente Moratti», sottolinea orgoglioso, mostrando l'anello regalatogli dal capitano Zanetti. C'è anche la sala giochi: biliardino e flipper su cui si affaccia Marlon Brando in una foto del colonnello Kurtz di Apocalypse now.
Tante le fotografie alle pareti: reportage dei suoi viaggi, l'immagine dello scomparso scalatore Walter Bonatti, suo grande amico, e una foto in bianco e nero, appesa dietro la scrivania, che ritrae Bonolis con Sonia Bruganelli e i loro tre figli. C'è anche il disco d'oro regalatogli dai Queen e il ritratto di Jim Morrison dei Doors.