Niko Pandetta, arrestato il rapper nipote del boss che cantava «Maresciallo non ci prendi»

Dopo la condanna definitiva l'artista si era reso irreperibile ed è stato rintracciato dagli agenti in zona Quarto Oggiaro a Milano

Mercoledì 19 Ottobre 2022
Niko Pandetta arrestato il rapper nipote del boss che cantava «Maresciallo non ci prendi»

Niko Pandetta - Sul palco cantava «Maresciallo non ci prendi», ma non si trattava solo di arte. Il rapper Vincenzo Pandetta, in arte Niko, è stato arrestato questa mattina 19 ottobre in zona Quarto Oggiaro dagli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile della Questura di Milano. Il cantante, due dischi d'oro per Pistole nella Fendi e l'album La Bella Vita la scorsa settimana aveva ricevuto un'ordine di carcerazione per spaccio ed evasione, ma dopo aver pubblicizzato la condanna sui social si era reso irreperibile. Nei giorni scorsi la Cassazione ha respinto il ricorso dei legali del rapper, rendendo definitiva la condanna a quattro anni per spaccio. 

La foto in divisa sui social 

Lo scorso 6 settembre, sul suo profilo Instagram, si era fatto fotografare in divisa da carabiniere. «Maresciallo non ci prendi», il commento dell'artista, noto alle cronache anche per essere nipote del boss Turi Cappello. «Sono abituato agli spazi stretti, alle case piccole, alle celle, alla scena italiana. Quando tornerò là mi porterò il vostro affetto. Da dentro vi darò nuova musica. Uscirò e mi vedrete più forte di prima», è un altro suo post, seguito cinque giorni fa da queste parole: «Sono cambiato ma pagherò il mio passato finché ci sarà da pagarlo.

Non fuggo più né dalla polizia né dalle mie responsabilità». L'ultima foto sui social è delle scorse ore e lo inquadra dietro le sbarre nel carcere di Opera.  

Ultimo aggiornamento: 20:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA