Michael Jordan e le Nike Air, così nacquero le scarpe leggenda: arriva il film sullo storico accordo (voluto dalla madre)

Era il 1984 e la Nike allora copriva solo il 17% del mercato. In Air, il nuovo film prodotto e recitato da Ben Affleck e Matt Damon, la storia della partnership più redditizia di sempre

Martedì 28 Marzo 2023
Michael Jordan e le Nike Air, così nacquero le scarpe leggenda: arriva il film sullo storico accordo (voluto dalla madre)

Oggi che il baffo della Nike appare persino sulle divise NBA sembra difficile crederlo ma, a metà degli anni Ottanta, il marchio non era ancora entrato nel mondo della pallacanestro. L’azienda di Beaverton ai tempi era famosa per le sue scarpe da running ma non poteva nemmeno sognare di entrare seriamente in un mercato dove l’Adidas la faceva da padrona, seguita da altri colossi sul mercato da ben prima dello Swoosh, come Converse e Rebook. La Nike era un’azienda ancora giovane e per questo, pur di riuscire a sparigliare le carte in tavola, decise di andare all-in su un talento che si stava affacciando allora al professionismo: Michael Jordan. Di come nacque questa partnership che cambiò per sempre la storia di un brand e di uno sportivo parlerà Air, il nuovo film prodotto e recitato da Ben Affleck e Matt Damon nelle sale dal 5 aprile.

Le scarpe diventate un mito

ll marchio Jordan è stato creato nel 1984 dalla Nike per Michael Jordan appena entrato nella lega e in cerca di sponsor. Il colosso dell'abbigliamento sportivo ha pagato a Jordan circa 1,3 miliardi di dollari da quando ha firmato il suo primo contratto. A rivelarlo è la rivista americana Forbes. L 'agente del giocatore, David Falk, che ha anche coniato la frase Air Jordan, ha incoraggiato Jordan a unirsi a Nike. L'azienda dell'Oregon alla fine ha offerto un accordo di cinque anni con un compenso base di 500.000 dollari all'anno, triplicando qualsiasi altro affare di sneaker NBA.

Da ricordare anche che la prima scarpa di MJ con Nike è stata bandita dall'NBA perché non rispettava gli standard di colore della lega. Nike pagò la multa ma lancio una serie di spot ed ottenne un successo incredibile. L'anno successivo le vendite superarono quota $ 100 milioni di dollari in 12 mesi.
Si tratta dell'accordo di sponsorizzazione più ricco di sempre per uno sportivo, ma è anche il più grande affare, dato che MJ ha contribuito a trasformare la Nike in uno dei marchi di consumo più importanti al mondo.

Il film Air

A firma di Ben Affleck e con Matt Damon protagonista nel ruolo del coraggioso e un pò folle manager della Nike, Sonny Vaccaro, racconta appunto l'incredibile e rivoluzionaria partnership tra un giovane Michael Jordan e la nascente divisione dedicata al basket della Nike, capace di rivoluzionare il mondo dello sport con il lancio del marchio 'Air Jordan'.

La storia, tra l'altro del tutto vera, racconta appunto l'impresa di questa squadra di marketing che, fa una scommessa decisiva: puntare su un campione in erba. Ma in AIR soprattutto c'è la visione senza compromessi di una madre che conosce l'immenso talento del figlio che diventerà il 'fenomenò del basket più grande di tutti i tempi.  «Fatta la sceneggiatura - ha spiegato Affleck - ho avuto l'opportunità di parlare con Michael Jordan che, per quelli che non lo sanno, è uno degli uomini che mettono più soggezione. A un certo punto Jordan mi ha parlato prima di suo padre e poi di sua madre. E, in questo ultimo caso, lo ha fatto con uno sguardo di riverenza, soggezione e amore che mi ha fatto capire quanto sia importante per lui la madre. Così quando gli ho chiesto chi voleva l'interpretasse e mi ha detto 'Viola Davis' per me è stato vincolante».

L'accordo

Un rispetto del regista-attore verso il campione che gli fa dire: «Mi sono sentito obbligato a spiegargli che il film non sarebbe stato storicamente accurato, ma per forza di cose una specie di favola, una parabola». «Io e Ben Affleck Siamo cresciuti proprio in quell'epoca. Quindi conoscevamo la storia dal nostro punto di vista, ma non da quello delle persone che erano davvero coinvolte - spiega un Matt Damon in piena forma dopo i chili di troppo imposti al personaggio di Sonny Vaccaro responsabile marketing della Nike - . E così ogni volta che leggevamo la sceneggiatura ci venivano dei dubbi e ci rimettevamo subito le mani. Un pò quello che ci era già successo per WILL HUNTING . Ma quando poi insieme abbiamo messo mano all'ultimo stesura di AIR, ha prevalso la sicurezza che ci dava l'esperienza dei decenni che ci hanno visti impegnati a fare cinema. Il nostro problema è stato sempre e solo quello di fare qualcosa che non offendesse in alcun modo Jordan». Matt Damon poi ci tiene a dire: «Abbiamo cercato comunque di catturare lo spirito di queste persone più di ogni altra cosa. Non ci interessava essere troppo precisi negli accadimenti, ma cogliere l'entusiasmo di questo gruppo di disperati (la Nike allora copriva solo il 17% del mercato) pieni di un'energia contagiosa».

Il ruolo della madre di Jordan

Dice infine Viola Davis, una straordinaria mamma del campione Jordan: «Le madri, si sa, sono una cosa importante nella vita di chiunque, quindi sono stata lusingata e commossa quando mi è stato chiesto di interpretare la madre di Michael Jordan per sua stessa volontà. Conosco Jordan, ma non sapevo affatto che la madre Deloris avesse strappato alla Nike una partecipazione agli utili della scarpa proteggendo così gli interessi di suo figlio. Volevo saperne di più di questa signora capace di lottare con tanta forza e coraggio. Questa sua capacità di avere una visione all'avanguardia nelle trattative l'ha resa una donna incredibile che ho desiderato ancora di più interpretare». Nel cast stellare di AIR troviamo anche Jason Bateman nel ruolo di Rob Strasser, Chris Messina in quello di David Falk, Matthew Maher in Peter Moore, Marlon Wayans (George Raveling), Chris Tucker (Howard White), Gustaf Skarsg†rd (Horst Dassler) e Julius Tennon nei panni di James Jordan.

 

Ultimo aggiornamento: 11:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA