Morgan: «Sono stato denunciato per stalking. Tento il suicidio 2 volte al mese»

Lunedì 1 Marzo 2021
Morgan : «Sono stato denunciato per stalking. Tento il suicidio 2 volte al mese»

Morgan non sarà a Sanremo, ma continua a far parlare di sé. Stavolta per una questione legale. Secondo quanto ha rivelato il cantante in un'intervista a mowmag.com, sarebbe stato denunciato per stalking. Ma non si conosce il nome della donna. «Io la amavo - spiega Morgan -. Lei deve aver subito qualcosa che non so, un incantesimo, è inspiegabile quello che è successo, è un incubo. Nessuno è riuscito a raggiungerla. Paradossale che lei guardi quello che scrivo io e io non possa farlo e che sia stato denunciato per stalking. Ma non sono mai andato sotto casa sua, le ho solo scritto, ma dov’è l’insistenza? Mai avuto risposte».

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Chat infinite

L'abbandono da parte della donna, avvenuto il 25 aprile del 2020 ha avuto conseguenze su Morgan. «Questa cosa mi ha scatenato un’inquietudine gigantesca, perché improvvisamente non posso più parlare con la persona con cui parlavo sempre.

Lei era il cento per cento delle mie conversazioni, le nostre chat su Whatsapp erano diventate un romanzo di 500 pagine a settimana. Abbiamo fatto dieci anni così, scrivevamo e componevamo insieme, con naturalezza».

E alla domanda se ci fosse un rapporto d'amore, Morgan risponde: «C’era tutto, era la mia migliore amica, eravamo amanti, in libertà. Poi un graduale allontanamento, fino a quando mi ha bloccato. Ho provato a chiamarla ma lei, subito: "Ti denuncio". Ho pensato anche che abbia affrontato un percorso terapeutico indotto, forzato, che l’ha portata a disinnamorarsi. E dal 25 aprile del 2020 io per lei sono diventato angoscia».

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Il tentato suicidio

Non solo la denuncia per stalking. Morgan è afflitto da altri pensieri. Alla domande se abbia mai tentato il suicidio, risponde in tono ironico. «Per me il tentato suicidio è come se fosse una cura, lo tento un paio di volte al mese…Secondo me andrebbe somministrato come cura antidepressiva un paio di volte al mese». Ma pensa alla morte? «È un pensiero, è il pensiero della morte, ma in realtà è un grido di aiuto. D’altra parte se vivi nella situazione del silenziato l’unica chance che hai per farti sentire è il racconto di te stesso, no?».

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