Michelle Yeoh è la prima attrice asiatica a conquistare la statuetta come migliore attrice. Il premio Oscar 2023 come migliore attrice protagonista le è stato assegnato per la sua interpretazione in «Everything Everywhere All at Once». L'attrice è moglie di Jean Todt, ex AD di Maranello ed ex presidente della FIA. «Grazie, per tutti i ragazzini e le ragazzine che mi guardano stasera, questo è un faro di possibilità, per capire che i sogni si realizzano, e non lasciate mai che nessuno vi dica che avete superato una certa età», ha detto l'attrice ritirando il premio.
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Il discorso
Non sarei qua stasera - ha detto una emozionata Michelle Yeoh - senza i Daniels e la A2 e tutti gli altri".
La prima volta dopo oltre 20 anni
La vittoria della Yeoh interrompe una lunga sequenza di edizioni degli Academy in cui le diversità sono state – verrebbe da dire “sistematicamente” – ignorate. Sono più di vent'anni, infatti, che un attore non caucasico non vince il premio come miglior attore: l'ultima volta è stata nel 2002, quando Halle Berry ha conquistato la statuetta per Monster's Ball - L'ombra della vita (significativamente, è stata proprio Berry a consegnare l'Oscar a Yeoh).
Chi è
Michelle Yeoh, ex Miss Malesia e Bond Girl, ha partecipato al franchise di Star Trek e ai cinecomic Marvel, eppure il mondo la scopre solo adesso, a 60 anni, quando vince il Premio Oscar per Everything everywhere all at once (film che si aggiudica sette statuette e che torna in sala in Italia per la terza volta da oggi 13 marzo).
L’ex Miss Malesia, aveva un sogno nel cassetto: diventare una ballerina di successo. Lo desiderava da quando aveva quattro anni e da adolescente, ispirata dal film ‘Saranno famosi’, si diploma alla Royal Academy of Dance britannica. Ma poi un incidente ha cambiato i piani e il sogno è andato in frantumi. Ma lei si è rialzata ed è diventata un’attrice, mettendo il suo corpo al servizio delle arti marziali nei film d’azione. Poi la notorietà è arrivata tardi. Aveva già 35 anni quando è stata Bond Girl in ‘007 – Il domani non muore mai’ (1997), ma il mondo si è accorto del suo immenso talento soprattutto con ‘La tigre e il dragone’ (2000) e ‘Memorie di una Geisha’ (2005).
Il ruolo, a dir poco surreale, l’ha vista negli ultimi giorni come favorita dei bookmakers nonostante l’agguerrita competizione di Cate Blanchett che con Tar ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia. Ecco un’altra nota diventata, ancora una volta involontariamente dolente: Michelle Yeoh ha condiviso – e poi cancellato - un articolo di Vogue che nel titolo si chiedeva se sarebbe stata o meno la prima attrice non bianca a vincere dopo 20 anni (la terza di colore, dopo Halle Berry e Viola Davis). Questo post violerebbe le regole per cui i candidati non possono menzionare i concorrenti. Comunque sia la vicenda, seppur controversa, non ha avuto alcun esito.
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