Il cancro, il futuro che non c'è e così Matteo Messina Denaro prepara lucidamente la sua uscita di scena. «Non morirò di tumore, appena non ce la faccio più mi ucciderò a casa e mi troverai tu. Ti dirò quando arriverà il momento» scriveva alla sorella Rosetta arrestata nei giorni scorsi. Il boss era ormai cosciente della gravità delle sue condizioni e si affrettava a lasciare le sue disposizioni per l'ultima sfida allo Stato: meglio una morte volontaria che la resa dopo trent'anni di latitanza. Per chiudere da eroe solitario la sua partita Messina Denaro, come scrive oggi il quotidiano La Repubblica, avrebbe potuto usare la pistola Smith & Wesson che teneva nel suo covo di Campobello di Mazara.
Messina Denaro, dov'è il "tesoretto" da 85mila euro di soldi liquidi? Si cerca in casa dell'amante
La sorella era indicata come l'esecutore testamentario e aveva quindi il compito di fare scompare le tracce dei tanti segreti ingombranti del boss: quelli rivelati dai mille pizzini trovati in casa di Rosetta Messina Denaro e quelli custoditi dal fratello.
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