Meredith Kercher, parla la sorella Stephanie: «Se Rudy Guede non ha agito solo chi lo ha aiutato a ucciderla?»

Rudy Guede è l'unico condannato per il delitto di Perugia, ma il giudice ha stabilito che agì in concorso con altri: altri che non sono mai stati identificati

Giovedì 3 Novembre 2022
Meredith Kercher, parla la sorella: Chi ha aiutato Rudy Guede a uccidere mia sorella?

Gli assassini di sua sorella sono ancora liberi. E non sappiamo chi sono. È questo il pensiero che Stephanie Kercher, a 15 anni dalla morte della sorella Meredith Kercher affida a un'intervista al Corriere della Sera in cui esprime la sua delusione per gli esiti raggiunti dalla giustizia italiana sul delitto di Perugia.

Un caso chiuso che non può essere riaperto (a meno che non emergano altri elementi).

Un delitto ancora senza colpevoli 

Per la morte della studentessa britannica Meredith Kercher, trovata cadavere a 21 anni il 2 novembre 2007 nella casa che condivideva con la studentessa americana Amanda Knox è stato condannato solo un uomo, Rudy Guede. Guede (che si è sempre dichiarato innocente) oggi è libero dopo aver scontato 13 anni di carcere ed era stato condannato a 16 anni per omicidio «in concorso» con altri. Altri che però non sono mai stati identificati. Gli unici indiziati, la coinquilina Amanda Knox e il fidanzato Raffaele Sollecito sono stati assolti due volte e non possono essere riprocessati. Per la giustizia italiana sono innocenti.  E non è possibile riaprire le indagini, perché non ci sono mai stati nomi alternativi. Chi è stato allora a uccidere Meredith insieme a Guede? La domanda, da 15 anni attende una risposta. E Stephanie, che ha affrontato l'intero processo al fianco dei genitori - scomparsi entrambi nel 2020 - continua a chiedere verità. 

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La sorella di Meredith: «Troppe domande senza risposta»

Per Stephanie il processo è stato un calvario: «La durata stessa del processo è stata una ferita che ha reso più difficile elaborare il lutto. Assistere alle udienze è stata ogni volta una sofferenza, e soprattutto per i miei genitori è stata durissima» ha detto al Corriere. E al termine della vicenda giudiziaria, la verità è rimasta sfuggente. Stephanie è delusa dalla giustizia italiana: «Il passare del tempo non attenua niente e rimane in me un profondo senso di delusione perché il ragionamento dei giudici non coincide con l’esito del processo. La sentenza di condanna di Guede diceva che lui era coinvolto nell’omicidio assieme ad altri ma dove sono gli altri? Nella conclusione di questo processo io vedo molte domande senza risposte». L'unico condannato, di fatto si è sempre dichiarato innocnete. Lei le crede? «Una risposta che doveva arrivare dai giudici» taglia corto lei. 

 

Knox e Sollecito a Gubbio 

Sull'incontro di Amanda Knox e l'ex fidanzato Raffaele Sollecito a Gubbio, la sorella di Meredith non si sbilancia: «Avrei apprezzato di più se per il 15esimo anniversario della morte di Mez l’attenzione dei media si fosse concentrata sul ricordo di lei». Un ricordo che lei tiene vivo ogni giorno. Il suo sorriso contagioso, i quaderni di scuola, i libri con le sue passioni, le fotografie di Meredith sono chiuse in una scatola da tanti anni. Un dolore che resta nel tempo. E continua a chiedere verità.  

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