Matteo Politi, il falso chirurgo plastico che voleva fare l'attore. Niente laurea? «Ho letto tanti libri, mi sono informato da solo»

L'incredibile storia del chirurgo plastico autodidatta (con la terza media). A Venezia è sotto inchiesta

Giovedì 24 Agosto 2023
Matteo Politi, il falso chirurgo plastico che voleva fare l'attore. Niente laurea? «Ho letto tanti libri, mi sono informato da solo»

VENEZIA - «Ho studiato tanto, mi sono informato da solo, ho letto i libri». Chirurgo plastico autodidatta, insomma. Così Matteo Politi ha risposto a chi gli chiedeva come avesse fatto a operare senza aver mai dato nemmeno un esame di Medicina. Anzi, senza nemmeno aver un diploma di scuole superiori. Lo ha detto martedì mattina nella caserma dei carabinieri di Mestre, dov’era stato portato prima di finire in carcere a Venezia per un mandato di cattura internazionale chiesto dalla Romania dopo che - a marzo - è diventata definitiva la condanna a 3 anni e 4 mesi per truffa e falsificazione di documenti emessa dal tribunale di Bucarest.

In Romania infatti - tra marzo e dicembre 2018 - Politi si è finto medico, ingannando nove pazienti sulle proprie qualità di medico specialista in chirurgia plastica estetica, facendosi chiamare “doctor Matthey Mode” ed eseguendo decine e decine di interventi in diverse strutture sanitarie nella capitale romena, prestazioni che gli avevano permesso di racimolare decine di migliaia di euro di guadagni.


 

RISCHIO ESTRADIZIONE


Stamattina a mezzogiorno, Politi e il suo legale, l’avvocato Giovanni Catanzaro, si presenteranno di fronte ai giudici della Corte d’Appello di Venezia per discutere l’udienza di convalida dell’arresto di martedì mattina, quando Matteo Politi, 43 anni, è stato fermato mentre era a casa dei genitori, a Marghera. Gli verrà chiesto se accetta il trasferimento in un penitenziario della Romania ed è quasi scontato che lui e il suo legale si opporranno. Sarà poi sempre la difesa ad avanzare la proposta di scarcerazione o un’attenuazione dell’arresto in carcere, puntando tutto su quella nuova vita che il quarantatreenne falso medico si è ricostruito da dicembre scorso, quando è tornato in Italia da uomo libero dopo che le misure cautelari alle quali era costretto nel Paese dell’Est sono via-via cadute. 
Un nuovo capitolo fatto di scuole serali all’istituto superiore Pacinotti, volontariato e lavoro da inserviente in un albergo di Mestre. 


 

DIPENDENTE MODELLO


Nella struttura ricettiva Politi era stato assunto a febbraio: il contratto stava scadendo ma dall’albergo (che nell’intera vicenda non ha alcun ruolo) è filtrato che il posto di lavoro gli sarebbe stato rinnovato. E nessun problema è emerso sul posto di lavoro, come confermato agli inquirenti dalla direzione dell’hotel. Gli stessi colleghi sono rimasti colpiti dalla notizia dell’arresto del quarantatreenne, la cui storia non era mai emersa sul posto di lavoro, nonostante Politi si sia sempre presentato con il suo nome senza cercare di nascondersi. Un unico “depistaggio” lo aveva dato a fine 2022 quando sui propri social era comparsa una sua foto a Hong Kong. Lo scatto era però di anni prima, cioè del 2016, ma quando a marzo era stato spiccato il mandato di cattura internazionale, quella fotografia aveva avuto come effetto quello di mandare i poliziotti in Cina per cercarlo. Ma Politi, da fine anno, era a Marghera, nella casa dove vivono i suoi genitori, portando avanti una vita normale, alla luce del sole. 


 

«SARÒ FAMOSO»


Prima dei trent’anni il sogno di Politi era di fare l’attore: nel 2007 aveva provato a sfondare nel mondo dello spettacolo partecipando come figurante a programmi televisivi come “Ciao Darwin” o da Maria De Filippi. Successivamente, nel 2019, ha provato con la musica, lanciando a fine 2019 su Youtube il suo primo singolo, “Follow the sun”: «I soldi che guadagnerò saranno destinati ai bambini disabili», dichiarò all’epoca. Anche se donazioni non ne sarebbero state viste. Fallita la strada della tv, ecco l’affaccio sul mondo della medicina in Veneto, Kosovo e Romania. «Il lavoro degli inquirenti è stato a difesa della qualità professionale di colleghi che hanno studiato fino a 10-11 anni per fare il medico con una relativa specializzazione» il commento di Giovanni Leoni, presidente dell’Ordine dei medici di Venezia, che nel 2010 aveva smascherato per primo il chirurgo autodidatta.

Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA