Messina Denaro, gli ultimi anni in Calabria aiutato dalla 'ndrangheta: la latitanza come quella di Provenzano

È tra Lamezia Terme e Cosenza che il capomafia si sarebbe nascosto prima di trasferirsi a Campobello di Mazara, il paese scelto come suo ultimo rifugio prima dell'arresto

Mercoledì 10 Maggio 2023
Messina Denaro, gli ultimi anni in Calabria aiutato dalla 'ndrangheta: la latitanza simile a quella di Provenzano

Portano in Calabria le ultime indagini della Procura di Palermo sulla latitanza del boss Matteo Messina Denaro, l'ex primula rossa di Cosa Nostra che dopo il suo arresto ha incontrato per la prima volta, nel carcere dell'Aquila, la figlia Lorenza. È tra Lamezia Terme e Cosenza che il capomafia si sarebbe nascosto prima di trasferirsi a Campobello di Mazara, il paese scelto come suo ultimo rifugio prima dell'arresto.

Una pista tornata d'attualità, ma già battuta dagli inquirenti che attraverso una intercettazione del 3 settembre del 2016 già sapevano dei viaggi oltre Stretto del padrino. Le cimici captano una conversazione tra Nicola Accardo e Antonino Triolo, due mafiosi di Partanna, nel trapanese. I due parlano non sapendo di essere intercettati. «Dice che Matteo era in Calabria ed è tornato...», rivela Accardo.

Gli investigatori non hanno dubbi: si tratta di Matteo Messina Denaro, all'epoca ricercato numero uno in Italia. E dagli ultimi elementi raccolti emerge che non si sbagliavano. Grazie alla protezione della 'ndrangheta Matteo Messina Denaro si sarebbe rifugiato tra Lamezia Terme e Cosenza, territorio in cui il boss avrebbe avuto anche diversi affari: da quello dei traffici di droga in cui le 'ndrine hanno ormai conquistato un ruolo di primo piano, alla realizzazione di un villaggio turistico e di impianti eolici, business sul quale il capomafia, attraverso l'imprenditore Vito Nicastri, avrebbe investito anche in Sicilia.

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La latitanza (simile a quella di Provenzano)

Ma, mentre quella trascorsa da Messina Denaro a Campobello è stata quasi una vita normale, in Calabria, secondo gli investigatori, il capomafia avrebbe avuto una latitanza simile a quella del suo storico alleato corleonese, Bernardo Provenzano costretto a nascondersi e a spostarsi più volte. Tutto da capire, invece, il rapporto tra il padrino e la figlia naturale Lorenza Alagna. Gli inquirenti non escludono che i due si siano incontrati anche mentre Messina Denaro era ricercato. Quel che appare ormai certo, però, è che i vecchi rancori tra padre e la figlia, che nemmeno 18enne lasciò la casa paterna per incomprensioni con la famiglia Messina Denaro, sono stati superati. La giovane, che ha trascorso un periodo a Londra, dopo l'arresto del padre ha cominciato a cercarlo. Prima lunghe lettere, poi un incontro nel supercarcere dove il boss è detenuto al 41 bis.

 

D'altronde le incomprensioni non sono state mai nascoste da Messina Denaro che su Lorenza esprimeva alle sorelle giudizi assai poco lusinghieri. In uno dei pizzini trovati dopo l'arresto, il boss definisce la figlia una «sciacqualattuga» e la contrappone a un'altra giovane di cui decanta le virtù, Martina Gentile, la figlia della maestra Laura Bonafede, poi arrestata per favoreggiamento. È lei la figlia che Messina Denaro avrebbe voluto. E mentre gli investigatori ricompongono i pezzi del puzzle della latitanza del boss, a Campobello di Mazara si assiste a un terremoto politico. L'architetto Stefano Tramonte, assessore Pd, ha annunciato le dimissioni dalla giunta. Nel suo studio professionale per decenni ha lavorato Lorena Lanceri, arrestata perché ritenuta la vivandiera del boss. Nello studio (gestito da Tramonte insieme al geometra Giuseppe Lanza) ha anche svolto il tirocinio universitario Martina Gentile, la figlia di Laura Bonafede. «A Campobello siamo i soli convenzionati con l'università da noi sono passati numerosi studenti e, tra questi, anche la Gentile», ha spiegato Tramonte. L'assessore ha annunciato le dimissioni dopo che anche il circolo locale del Pd si è allineato alla scelta della segreteria regionale e provinciale del partito che ha deciso di uscire dalla maggioarnza guidata dal sindaco Giuseppe Castiglione.

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