«Andai a casa di Marilyn Manson da adolescente, e lui mi parlò della "stanza degli stupri"». Si aggrava la posizione della rockstar americana accusata di violenza sessuale da parte della sua ex compagna, l'attrice Evan Rachel Wood. Nelle ultime ore, infatti, anche la musicista 26enne Phoebe Bridgers ha rotto il silenzio e ha rivelato alcuni dettagli inquietanti sulla personalità di Brian Hugh Warner, vero nome di Marilyn Manson.
«Sono andata a casa di Marilyn Manson - scrive in un tweet la musicista - quando ero adolescente, con alcuni amici.
TW:
I went to Marilyn Manson’s house when I was a teenager with some friends. I was a big fan. He referred to a room in his house as the “r*pe room”, I thought it was just his horrible frat boy sense of humor. I stopped being a fan.
I stand with everyone who came forward.— traitor joe (@phoebe_bridgers) February 4, 2021
Dichiarazioni che giungono a distanza di pochi giorni dalla decisione dell'etichetta Loma Vista di prendere le distande da Marilyn Manson, interrompendo ogni collaborazione professionale con lui. Ed è proprio all'ambiente professionale che adesso la cantautrice punta il dito, accusando una certa omertà sulle vere abitudini di Brian Warner: «L'etichetta sapeva - scrive Bridgers - la direzione sapeva, la band sapeva. Prendere le distanze ora, fingendo di essere scioccati e inorriditi è veramente patetico», ha scritto la 26enne.
The label knew, management knew, the band knew. Distancing themselves now, pretending to be shocked and horrified is fucking pathetic.
— traitor joe (@phoebe_bridgers) February 4, 2021
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