Manuel Bortuzzo, sì al processo bis: da rivalutare solo la premeditazione

Il rinvio riguarda solo la valutazione dell’aggravante, ma l’esclusione della circostanza potrebbe comportare un ulteriore sconto di pena per i due imputati

Martedì 14 Dicembre 2021 di Valentina Errante
Manuel Bortuzzo, pg della cassazione chiede appello bis su premeditazione

Un processo bis per il tentato omicidio di Manuel Bortuzzo, ferito a colpi di pistola e rimasto paralizzato per uno “scambio di persona”. È quanto ha deciso la prima sezione penale della Cassazione, chiamata a pronunciarsi sull’agguato avvenuto nel febbraio del 2019.

La stessa procura generale aveva chiesto un altro processo d’appello per valutare la sussistenza dell’aggravante della premeditazione, un’istanza che era stata avanzata anche dalle difese dei due imputati, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, condannati a 14 anni e otto mesi in secondo grado. Il rinvio riguarda solo la valutazione dell’aggravante, ma l’esclusione della circostanza potrebbe comportare un ulteriore sconto di pena per i due imputati.

LA VICENDA

Nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 2019, a piazza Eschilo, quartiere Axa, a Roma, i due imputati avevano sparato tre colpi di pistola contro Bortuzzo e la fidanzata Martina Rossi, che si trovava accanto a lui davanti un distributore automatico di sigarette. Il nuotatore venne colpito alla schiena, mentre la ragazza rimase miracolosamente illesa. Un raid punitivo per una rissa avvenuta poco prima davanti a un pub e alla quale il campione era del tutto estraneo. I due imputati erano stati condannati in primo grado con rito abbreviato a 16 anni per tentato duplice omicidio premeditato e porto, detenzione e ricettazione d’arma da fuoco. In appello poi la condanna si era ridotta, in quanto i giudici di secondo grado avevano fatto cadere l’accusa di tentato omicidio premeditato nei confronti della fidanzata di Bortuzzo. Secondo la ricostruzione, dopo la rissa i due avrebbero recuperato una pistola nascosta in un terreno e sarebbero tornati nei pressi del pub a bordo di uno scooter.

Gli spari

A sparare sarebbe stato Marinelli, mentre Bazzano ha sostenuto di essere estraneo ai fatti, ignorando il fatto che l’amico fosse armato. I due, dopo la sparatoria, erano fuggiti tra urla e risate e risate, come riferito da alcuni testimoni. Le drammatiche immagini del ferimento erano state riprese dalle telecamere di videosorveglianza della rivendita di tabacchi. Bortuzzo, ventiduenne di origine trevigiana, era venuto a Roma da Trieste per seguire il sogno di una carriera nel nuoto e partecipare alle Olimpiadi. Secondo i giudici di secondo grado, che hanno emesso la sentenza il 23 luglio del 2020, il raid era stata un'azione scellerata messa in atto con l'intenzione di uccidere. La Corte d'Appello di Roma aveva sostanzialmente accolto l'impianto accusatorio della procura generale, riducendo la pena dai 16 anni del primo grado ai 14 anni e 8 mesi nei confronti di Marinelli e Bazzano, solo per l'esclusione del tentato omicidio ai danni di Martina. Ora, però,. un'altra Corte dovrà rivalutare l'aggravante della premeditazione.

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Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 00:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA