Madre Teresa di Calcutta, le celebrazioni per il 25esimo anniversario della morte. «Siate una goccia pulita nel mondo»

La suora premio nobel per la Pace è morta il 5 settembre 1997 ed è stata canonizzata nel 2016. Oggi il suo ordine conta 5mila suore in 139 paesi

Lunedì 5 Settembre 2022
Madre Teresa di Calcutta, 25 anni dalla morte. L'eredità nel suo messaggio: «Siate una goccia pulita nel mondo»

Dai villaggi sperduti dell'Amazzonia al Bronx, dalle favelas indiane a crackolandia, quartiere di Rio: mentre il mondo ricorda Madre Teresa di Calcutta nel giorno dell'anniversario della sua morte, avvenuta il 5 settembre 1997, è qui, tra gli ultimi della terra che bisogna cercare la sua eredità.  

La suora di origini macedoni, premio nobel per la Pace nel 1979 e canonizzata Santa da Papa Francesco nel 2016 è considerata un simbolo della lotta alla povertà e all'ingiustizia. Tanto che il giorno della sua morte, il 5 settembre, è stato intitolato dall'Onu come Giornata mondiale della Carità. E se ai giornalisti aveva detto di non voler cambiare il mondo, alla fine si può dire che la storia l'abbia contraddetta: oggi oltre 5mila suore in 139 paesi portano il suo nome e proseguono quella missione a cui lei dedicò tutta la vita, aiutando bambini di strada, poveri e diseredati.  

Un docufilm ricorda ai giovani la forza di Madre Teresa di Calcutta, «l'amore non vive solo di parole, ma di fatti»

Il messaggio: «Siate una goccia d'acqua pulita» 

«Madre, lei ha 70 anni! Quando lei morirà, il mondo sarà come prima. Che cosa è cambiato dopo tanta fatica?» Le aveva chiesto un giornalista provocatoriamente durante una conferenza stampa a Roma, dove la suora fece tappa di ritorno da Oslo dove aveva ritirato il Nobel per la Pace. La risposta della Santa gelò la platea e rimane ancora oggi un esempio del suo pensiero: «Non ho mai pensato di poter cambiare il mondo. Ho cercato soltanto di essere una goccia di acqua pulita nella quale potesse riflettersi l'amore di Dio. Cerchi di essere anche lei una goccia di acqua pulita e così saremo in due. È sposato?». «Sì, Madre» rispose il giornalista. «Lo dica anche a sua moglie, così saremo in tre. Ha dei figli?» «Tre figli, Madre» «Lo dica anche ai suoi figli e così saremo in sei…». Un dialogo semplice, che raccihude in sé la forza di un messaggio universale: tutti possono fare la propria parte. 

 

In India l'eredità della Santa: tra venerazione e ostacoli 

Tra tutti i luoghi della terra visitati durante le sue missioni, è l'India la terra dove la suora passò la maggiorparte della sua vita e dove la sua eredità rimane più forte. Qui la Santa è un vero e proprio simbolo nazionale: il suo ritratto si trova ovunque, assieme a quelle di Gandhi e di Ambedkar, il paladino delle caste oppresse.

Per l'anniversario della sua morte sono centinaia gli eventi in programma che coinvolgono tutto il paese, momenti di preghiera, incontri e messe e a Nuova Deli anche l'apertura di una nuova casa per i bambini di strada.  

Le Missionarie hanno nella sola Calcutta 19 case, dove continuano, come quando la fondatrice era in vita, a prestare assistenza a poveri, bambini, diseredati, sostenute da un flusso ininterrotto di donazioni anonime. Altre 244 case sono sparse nel resto del Paese. 

Nonostante la popolarità di Madre Teresa, la vita delle volontarie in India non è semplice. Nel 2016 la congregazione ha ottenuto dal governo indiano la registrazione ufficiale del sari: il telo di cotone, tessuto su telai a mano con le strisce blu che rappresentano le virtù dell'ordine, è adesso protetto dalla legge. In alcuni stati indiani però, dove gli induisti sono più integralisti non mancano i problemi:  dal 2018 la congregazione ha fermato le adozioni internazionali dopo che due orfanotrofi sono stati chiusi e tre suore sono state incriminate come trafficanti di bambini. A dicembre del 2021 il governo ha sospeso i conti bancari e le donazioni internazionali col pretesto di autorizzazioni burocratiche scadute. 

La disputa si è risolta, ma, in primavera, due case famiglia per bambine sono state sigillate dalle autorità del Jharkand e le missionarie accusate di conversioni forzate. 

Il docufilm in 900 sale dal 3 ottobre 

A venticinque anni dalla morte della suora dei poveri uscirà anche un docufilm che è stato presentato  in anteprima in Vaticano «Madre Teresa: non c'è amore più grande» Prodotto dai Cavalieri di Colombo, attraverso materiali trovati negli  archivi delle Missionarie della Carità. Il film - che racconta la vita della religiosa e le storie di come il suo carisma continua ancora oggi dai più sperduti villaggi dell'Amazzonia al Bronx, dalle baraccopoli del Kenya a crackolandia, il quartiere di Rio - sarà distribuito in oltre 900 sale negli Stati Uniti e in Canada a partire dal 3 ottobre.  «L'intento - ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione il Cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo, Patrick Kelly - è stato soprattutto quello di raccontare Madre Teresa alla generazione che è troppo giovane per averne sentito parlare direttamente».  

Ultimo aggiornamento: 13:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA