Lady Diana, non vi sarà un'inchiesta penale a proposito della storica intervista del 1995 di Martin Bashir, allora giornalista della Bbc, alla principessa sulla crisi matrimoniale con l'erede al trono Carlo.
Scotland Yard ha considerato i nuovi elementi contenuti nel documento, ma non intende comunque procedere con una azione a scoppio ritardato, ribadendo di fatto la sua intenzione espressa lo scorso marzo, due mesi prima della pubblicazione del report. In un comunicato della Met Police si legge che non è stata riscontrata alcuna attività che possa costituire un reato.
Intervista a Lady D, nessuna inchiesta penale
Nel maggio scorso l'uscita del rapporto dell'ex magistrato sull'incontro trasmesso dalla Bbc durante il quale Lady D fece clamorose rivelazioni sulla sua crisi matrimoniale con l'erede al trono Carlo: si trattò di "un inganno" ordito ai suoi danni dal giornalista Martin Bashir.
Il raggiro fu realizzato attraverso falsi documenti - mostrati alla stessa Diana e a suo fratello, per alimentarne il risentimento - su fantomatici controlli e iniziative spionistiche attribuite alla famiglia reale nei suoi confronti.
Bashir, all'epoca, espresse rammarico e si cosparse il capo di cenere. Mentre il conte Spencer - che da tempo invocava trasparenza sull'accaduto al pari di William e Harry, i figli di Carlo e Diana - aveva anticipato l'uscita del rapporto Dyson pubblicando su Twitter una foto familiare giovanile con la sorella in bianco e nero, corredata da una breve chiosa - "certi legami vanno molto indietro del tempo" - come a voler rendere omaggio sia a Lady D sia a quest'atto di giustizia, pur tardivo, rispetto alla strumentalizzazione mediatica della sua vicenda.