Kamala Harris, cosa c'è nella sua playlist musicale: da Bob Marley ad Alice Coltrane

Domenica 8 Novembre 2020 di Stefania Piras
Kamala Harris, la playlist musicale da Bob Marley a Alice Coltrane

I figli di Kamala Harris e Doug Emhoff si chiamano Cole ed Ella in onore di Cole Porter ed Ella Fitzgerald. È questo un buon punto di partenza per scoprire la playlist musicale selezionata su Spotify che ha accompagnato la campagna elettorale della neovicepresidente degli Stati Uniti. Diciamo subito che tra i 46 brani scelti dalla numero due di Joe Biden ci sono canzoni che potreste indovinare subito.

Kamala Harris in bianco per il primo discorso da vicepresidente

C'è il giamaicano (come il papà di Harris) Bob Marley con due pezzi, c'è Beyoncé, Sam Cook, James Brown, Phil Collins, i Salt-N-Pepa (ricordate Push it?), e Prince.

Un buon mix di star afroamericane, raggae, hip hop, R&B e cose più recenti come i Tame Impala insomma.

 

E poi c'è una chicca che parla molto di Harris. C'è "Journey in Satchidananda" di Alice Coltrane, la moglie di John Coltrane. Per lei, Trane lasciò la moglie Juanita Naima Grubbs.  Originaria di Detroit, anche lei era musicista, ed è cresciuta tra le sonorità Motown e poi il bebop. Suonava piano, organo e arpa, cominciò a studiare il piano jazz con Bud Powell, ed era seguace del guru indiano che parlò dal palco del festival di Woodstock, il 15 agosto 1969: Sathya Sai Baba, fondatore a New York dell’Integral Yoga Institute. Lui la portò a convertirsi all'induismo.

Ecco, ascoltare "Journey in Satchidananda" eseguita con Pharoah Sanders non fa pensare proprio subito all'America a stelle e strisce che conosciamo. È molto più indiano e orientale, come le origini materne della neovicepresidente Harris. Ma è un piccolo esempio di sei minuti abbondanti del sincretismo e del melting pot riportato alla ribalta proprio dall'elezione di Harris. 

Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 17:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA