Julia Ituma, il video in hotel: la telefonata, poi la sequenza in corridoio. Giallo sulla morte della pallavolista a Istanbul

Nel video, pubblicato dal sito di Hurryet si vede la giovane atleta che lascia la sua stanza per parlare al telefono. Poi chiude la conversazione, cammina lentamente per il corridoio, torna indietro, si siede a terra e resta a lungo con la schiena appoggiata alla parete

Giovedì 13 Aprile 2023
Julia Ituma, il video della telefonata, poi a lungo seduta in corridoio: il giallo della pallavolista morta a Istanbul

La morte di Julia Ituma, la pallavolista dell'Igor Gorgonzola morta all'alba a Istanbul, è avvolta nel mistero. La 18enne alloggiava in un hotel nel quartiere residenziale di Uskudar sul lato asiatico di Istanbul, dopo una gara di Champions league contro le turche dell'Eczacibasi. Ora le autorità turche hanno preso in visione un filmato delle telecamere interne all'albergo. Nel video, pubblicato dal sito di Hurryet si vede la giovane atleta che lascia la sua stanza per parlare al telefono.

Poi chiude la conversazione, cammina lentamente per il corridoio, torna indietro, si siede a terra e resta a lungo con la schiena appoggiata alla parete della sua stanza, la testa sulle ginocchia.

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Il video 

Infine si alza, in felpa e calzoncini scuri, le scarpe sportive ai piedi, sempre tenendo in mano il cellulare in mano, entra in camera mentre le altre luci dietro di lei in corridoio si spengono. Gli investigatori turchi hanno visto anche il filmato della telecamera che mostra la facciata dell'hotel dove si trovava Julia e hanno confermato che la ragazza è morta dopo essere caduta dalla finestra al sesto piano dell'albergo travolgendo le tende da sole esterne.

Diciotto anni, origini nigeriane ma nata in Italia, Ituma con le giovanili italiane è stata vicecampionessa del mondo under 18 nel 2021 e nel 2022 campionessa d'Europa under 19. Proprio la scorsa estate, con la maglia dell'Italia Team aveva conquistato l'oro all'EYOF Banská Bystrica 2022. Nel match vinto contro la Turchia, Julia prese in mano l'Italia e la portò al successo, firmando ben 28 punti (3 ace, 2 muri, 55% in attacco). Le sue qualità, tecniche e personali, erano sotto gli occhi di tutti, a cominciare da Marco Mencarelli, il direttore tecnico del Club Italia, il settore giovanile femminile della federvolley dove era cresciuta Ituma. « Julia aveva tutte le carte in regola per raggiungere i massimi livelli, aveva i numeri per fare un percorso di eccellenza», dice al telefono con l'ANSA Mencarelli.

 

«Una ragazza un po' chiusa»

«La notizia della sua morte mi ha lasciato un profondo senso di impotenza - aggiunge il tecnico - la conoscevo bene, e vedevo per lei un futuro brillante. Morire a 18 anni è una cosa contro natura». « Julia era entrata nel Club Italia già nel periodo in cui io allenavo Busto Arsizio - racconta Mencarelli - poi dal 2021 sono rientrato e ho imparato a conoscerla. Era una ragazza un pò chiusa, ma non con le compagne. Ricordo la sua determinazione molto marcata, quasi una sorta di ostinazione, caratteristica pregevole che le ha consentito di apprendere tante caratteristiche tecniche che le hanno consentito di crescere. Aveva una potenza straordinaria che stava imparando a dominare, a gestire. Aveva tutte le carte in regole per raggiungere i massimi livelli. Vedevo in lei più o meno più o meno le stesse qualità che avevo visto in Paola Egonu quando aveva 15-16 anni, anche se le caratteristiche tecniche erano diverse. Aveva le qualità per un percorso di eccellenza anche a livello internazionale». « Julia era molto determinata, reattiva - conclude - non era una che si faceva abbattere da una sconfitta, da un momento negativo. La notizia della sua morte mi ha lasciato un senso di impotenza».

Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA