Il fratello minore della pluricampionessa olimpica di sci Deborah Compagnoni è stato ucciso oggi da una valanga.
Jacopo Compagnoni morto travolto da una valanga
Jacopo Compagnoni, guida alpina e maestro di sci, era imnamorato della montagna. In un video ricordava la sua passione, nata quando era ancora bambino e seguiva il nonno che accompagnava i clienti sulle montagne della Valtellina. Una passione unita però alla professionalità che non gli faceva mai perdere di vista la sicurezza. «La nostra prima regola è sempre stata quella di rendere sicura e agevole la gita in montagna per ogni cliente, dal più esperto a quello che lo è meno. Ci si deve divertire ma in piena sicurezza», ricordava nel video. Il quarantenne, da diversi anni, guidava i clienti del Romantik Hotel Baita Fiorita di famiglia, gestito dal fratello più grande dopo che i genitori si erano ritirati. Oggi è stato tradito da quelle montagne che conosceva come le sue tasche. «Sono Jacopo Compagnoni, faccio la guida alpina e il maestro di sci, vivo a Santa Caterina Valfurva, in alta Valtellina, e tutto l'anno accompagno i clienti sulle montagne, in questa zona e in tutte le Alpi, d'estate in alta montagna e in inverno si fa free ride e andando verso la primavera lo sci alpinismo», si presentava in una sorta di spot online in cui dichiarava il suo mestiere ma anche la sua dedizione a quel territorio per lui familiare.
«Sono sempre andato in montagna, mio nonno - diceva nel video - era guida alpina, mio papà anche e da piccolino mi portava quando c'era magari un posto libero, mi chiedeva e andavo insieme. Da quando avevo 6 anni ho fatto quasi tutte le montagne qua, nel giro di 3 o 4 anni. Sicuramente ci vuole passione, poi visto da fuori sembra un lavoro bellissimo - e non è neanche un lavoro- invece ci sono molte problematiche, siamo noi i responsabili di chi viene in montagna con noi e la priorità - sottolinea - è sempre quella, di rendere sicura e agevole la gita di un cliente, renderla anche bella perché comunque vengono con noi per divertirsi ma sempre in sicurezza».