Ivano Marescotti, le ultime parole alla moglie: «Non ho paura della morte, ma di morire»​

Da tre anni stava combattendo con coraggio contro un tumore alla prostata

Lunedì 27 Marzo 2023
Ivano Marescotti, le ultime parole alla moglie: «Non ho paura della morte, ma di morire»

L'attore e regista Ivano Marescotti, originario di Villanova di Bagnacavallo in Romagna, si era spostato nel marzo del 2022 con la moglie Erika Leonelli.

Lui aveva 77 anni e lei 49. Ora la camera ardente sarà allestita martedì 28 marzo dalle 14 alle 18, e mercoledì 29 dalle 10 alle 15, nella Sala Oriani dell’ex convento di San Francesco di via Cadorna 14 a Bagnacavallo. Mentre, alle 16.30 di mercoledì, il feretro partirà alla volta di Ravenna per la cremazione. Al Corriere della Sera la moglie Erika spiega che l'attore era da oltre un mese era debilitato. Le sue condizioni di salute, però, si sono aggravate improvvisamente e irreversibilmente nell’ultima settimana. "Al punto che è stato ricoverato all’ospedale civile S. Maria delle Croci di Ravenna per le ultime terapie". 

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La malattia

«Da tre anni stava combattendo con coraggio contro un tumore alla prostata, un ‘cancro’ come preferiva chiamarlo lui senza peli sulla lingua. Inizialmente sembrava reagire alle terapia, poi però nel tempo la malattia si ripresentava in forma sempre più aggressiva. Pensavamo di poterla gestire ma il male ha preso il sopravvento». 

La lotta

Otto anni fa, Ivano Marescotti aveva sconfitto un tumore. "Fra l’altro Ivano - aggiunge la moglie -, aveva perso un figlio quarantenne proprio di tumore. La ricerca deve fare ancora molti passi avanti. Per questo, seguendo la sua volontà, raccoglieremo offerte per lo IOR – Istituto Oncologico Romagnolo. Ivano e io eravamo in sintonia come coppia, perché uguali su tanti aspetti, per cui abbiamo sempre cercato di vivere in modo intenso e autentico, senza dare per finito ciò che ancora non lo era, raccogliendo le giornate buone e attraversando quelle cattive. Abbiamo pianto e gestito insieme il dolore, soprattutto in questi ultimi mesi in casa. Certo, speravamo di avere più tempo… ". 

 

Sulla morte

«Si è spesso interrogato sul tema e amava ripetere: “Non ho paura della morte, ho paura di morire”. Sul palco si dimenticava del suo male, era un’esigenza vitale e preziosa». 

L'incontro con Erika

«Ivano era unico nel suo genere, non ci si annoiava mai… La mattina mi alzavo prima di lui, poi lui trovava sempre l’occasione di farmi una sorpresa o di farmi paura con degli scherzetti. Ci siamo incontrati da grandi, con grande consapevolezza di ciò che eravamo e di quello che volevamo… Da contemplativi quali eravamo, anche stare mano nella mano davanti al caminetto in silenzio, era una gioia». Come si sono conosciuti? "Abbiamo avuto un primo incontro che io definisco karmico, nel 2011. Io stavo camminando sotto i portici di via Lame a Bologna e mi sono incrociata con lui, restando subito colpita dalla sua figura. Mi ha sorriso e salutato e io ho ricambiato ma è finita lì. Nel 2017, dopo aver già fatto un po’ di teatro amatoriale, mi sono iscritta al corso “100 ore con Marescotti” e ci siamo rincontrati. A fine anno, mi si è avvicinato e da lì è nata ufficialmente la nostra storia. Lui non solo ricordava di quel primo incontro di tanti anni prima, ma anche di come ero vestita. Era destino!». 

Il matrimonio il 26 marzo 2022

«In amore l’età non conta nulla, ci si vuole bene e basta. Per chiedermi di sposarci, dopo cinque anni che stavamo insieme, si è messo in ginocchio e insieme abbiamo organizzato una cerimonia speciale. Lui è stato il primo uomo a farmi credere in un “Noi” che non è solo la sommatoria di due persone… E mi è piaciuto subito chiamarlo “marito” e sentirmi chiamare “moglie”». 

La lettera di Checco Zalone

"Ce n’è stata una molto commovente di Checco Zalone. Immagino già cosa direbbe Ivano in dialetto: 'A siv sicur?'. Lui era così, si sarebbe stupito di tanto clamore perché tutto quello che ha fatto, è stato per passione e non per i riconoscimenti". 

Ultimo aggiornamento: 20:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA