Giovanni Allevi a Sanremo: «Il mieloma è una malattia cronica, non sono qui per festeggiare»

Ospite stasera del Festival, il 54enne pianista marchigiano torna sul palco dopo due anni e racconta la battaglia contro la malattia: «Non si vince mai. Vivo il presente e do forza agli altri malati»

Mercoledì 7 Febbraio 2024 di Mattia Marzi
Giovanni Allevi a Sanremo: «Il mieloma è una malattia cronica, non sono qui per festeggiare»

«Non sono qui per festeggiare nulla. Purtroppo il mieloma è una neoplasia cronica, quindi questa battaglia non si vince mai. Sono qui per la gioia immensa di vivere il presente: se qualcuno mesi fa mi avesse detto che oggi sarei stato qui non ci avrei mai creduto. E poi vorrei dare un po' di forza e di speranza anche agli altri pazienti, perché loro me la danno e io vorrei ricambiare»: lo dice Giovanni Allevi a poche ore dalla sua esibizione sul palco dell'Ariston. Il 54enne pianista marchigiano questa sera sarà ospite della seconda serata del Festival di Sanremo 2024: torna su un palco a due anni dalla diagnosi del mieloma multiplo, un tumore che colpisce alcune cellule del midollo osseo chiamate plasmacellule.

Prima di prepararsi per l'esibizione, il musicista ha fatto una breve incursione in sala stampa per ringraziare i giornalisti per «aver accompagnato la mia vicenda artistica e umana con parole e pensieri di grande profondità e sensibilità» e per anticipare che sul palco presenterà l'inedito Tomorrow, brano che anticipa un nuovo progetto discografico - e relativo tour - e che Allevi ha composto «durante i ricoveri in ospedale».

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Giovanni Allevi, il dramma della malattia

«Avrà la possibilità di lasciare agli spettatori una riflessione sul tema delicatissimo della malattia, che direttamente o indirettamente coinvolge molti di noi. L'esperienza della maalttia ti mette in contatto con il nucleo più profondo della fragilità umana. È terribile da attraversare, ma lì scopri la vita autentica. La malattia e la sofferenza hanno rappresentato per me un'occasione per scoprire una nuova visione del mondo e delle cose», ha detto Giovanni Allevi.

Il nuovo disco conterrà brani composti nel corso degli ultimi due anni e ispirati, come nel caso di Tomorrow, dalla malattia: «La musica che ho elaborato in questi anni è totalmente libera. Dava un senso alla mia sofferenza. Ho trasformato la mia paura che le terapie potessero non funzionare in note. Che bello che la musica e l’arte siano l’occasione per trasformare la fragilità umana in una forza avvolgente. In questo periodo mi sono avvicinato allo stoicismo di Marco Aurelio, imperatore filosofia, facendo mio il pensiero per cui quando non c'è certezza del futuro. Ho strappato alla fine una manciata di anni e voglio viverli il più intensamente possibile. La speranza è che domani ci sia ad attenderci sempre un giorno più bello. Mi attende un tour di pianoforte solo. Questa malattia è andata a colpire la mia capacità di suonare il pianoforte. Ho scritto molti brani durante la malattia e vorrei presentarli piano piano durante il tour, ma lì eseguirò principalmente i miei successi, perché sono talmente nelle mie mani che se anche dovessi avere mal di schiena o tremori troppo forti, loro saprebbero cosa fare da sole».

Ultimo aggiornamento: 20:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA