Giovanni Allevi (in cura per un mieloma) e il video commovente: «Gli infermieri mi hanno salvato la vita»

Il compositore ha ringraziato infermieri e infermiere in occasione della Giornata internazionale dell'infermiere

Venerdì 12 Maggio 2023
Giovanni Allevi (in cura per il mieloma) ringrazia gli infermieri: «Parole di speranza e un sorriso sono potenti come un farmaco»

Un cappello in testa, uno sfondo blu e un sorriso sincero, quasi in lacrime. Giovanni Allevi pubblica un video sul suo profilo personale di Facebook: «Le infermiere e gli infermieri sono coloro che passano più tempo a contatto con noi pazienti durante la degenza. Svolgono una autentica missione, nel portare le medicazioni, nell'alleviare la sofferenza e nel dare una parola di speranza. Nel giorno della loro festa, e in tutti gli altri, va il nostro più sincero ringraziamento». Il tributo agli infermieri arriva in occasione della Giornata internazionale a loro dedicata, da parte del compositore Giovanni Allevi, in cura per un mieloma.

«Sono venuto da voi spaesato, impaurito che la mia vita fosse appesa a un filo, dopo aver fatto la scoperta che il mio corpo purtroppo non è eterno - spiega il compositore in un video, rivolgendosi proprio agli infermieri - eppure voi mi avete accolto amorevolmente.

E allora si è sviluppato nel mio cuore un profondo senso di riconoscenza nei vostri confronti».

«E così  - prosegue Allevi - accadeva che ogni volta che entrava dalla porta un'infermiera o un infermiere per portarmi un farmaco o un antidolorifico, io gli ponessi una domanda per me importantissima: 'Ma ti rendi conto che mi stai salvando la vità? Dopo una piccola perplessità iniziale ecco arrivare una risposta dall'umiltà disarmante: 'Io faccio solo un piccolo pezzettò. Io ribattevo che quel piccolo pezzetto unito agli altri ti salva la vita. Insomma, che lo vogliate o no portate avanti una missione importantissima. E noi pazienti ve ne siamo profondamente grati». «Il passo, poi, è stato breve - aggiunge il compositore -: ti salvava la vita non solo chi portava un farmaco importante, ma anche chi puliva il pavimento o rifaceva il letto o chi chiedeva cosa volessi mangiare a pranzo o cena. L'ottavo piano dell'Int, Istituto nazionale dei tumori, è il posto che ho frequentato di più. Per me non è un reparto, ma un luogo sacro, dove la vita si manifesta in tutta la sua autenticità. E tutto ciò che non è autentico crolla e non ha più senso». «Oggi, che è il vostro giorno di festa - conclude Allevi - voglio che ci salutiamo con una piccola riflessione: sono un sostenitore della scienza e della ricerca scientifica, senza la quale non sarei qui a parlarvi. Ma sappiate che una parola di speranza e un sorriso sono potenti come un farmaco».

 

 

I commenti

Sotto al post pubblicato dal compositore si possono leggere tanti messaggi di vicinanza come: «Carissimo Giovanni sei un grande con tantissima umiltà».

Un altro utente commenta: Ogni volta che ti ascolto e ti vedo, mi commuovo perché le tue parole sono bellissime piene di riconoscenza per chi .giustamente le merita e di umiltà» oppure «Caro Giovanni, come si fa a non volerti bene?». il post conta, al momento, più di 1220 condivisioni.

Ultimo aggiornamento: 19:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA