Giorgio Pasotti: «A 50 anni vorrei un altro figlio. La bellezza? L'ho pagata cara»

Dagli esordi al successo: l'attore si racconta

Giovedì 25 Maggio 2023
Giorgio Pasotti: «A 50 anni vorrei un altro figlio. La bellezza? L'ho pagata cara»

Tre anni vissuti in Cina. Lì è cominciata la carriera di attore di Giorgio Pasotti.

Tre produzioni a Hong Kong. Un debutto a Hollywood che al Corriere della Sera ricorda come «disastrosissimo». Si ricorda ancora il film: nel 1995, con The Dragon Fury II. Poi tornò in Italia e iniziò la sua vera carriera da attore con I piccoli maestri, «il ruolo a cui sono più affezionato». Tanti incontri sul set. Quello più divertente? Quello con George Clooney. «Con lui ci siamo fatti grandi risate. Entrambi siamo stati medici per finta. Anche lui sul set non si ricordava mai i termini scientifici: metteva dei bigliettini sulla schiena degli altri».

Il prossimo 22 giugno l'attore che vive ancora nella sua Bergamo, compirà 50 anni. Mezzo secolo di vita. «Citando il buon Jep Gambardella, che ho conosciuto bene, non vuoi più perdere tempo con cose di cui non ti frega niente».

Ma non nasconde che in passato ha dovuto scontare «il fatto di essere un bell'uomo».

 

La voglia di un altro figlio

Il momento più bello della vita di Giorgio Pasotti? Scontato. «La nascita di mia figlia». E quando parla della sua adorata Maria, la figlia di 13 anni nata dall'amore con la collega Nicoletta Romanoff, Giorgio ammette con molta franchezza che «la paternità fa bene alla categoria. Gli attori sono egocentrici e narcisisti: è salutare sentire di non essere più al centro del mondo». Una bambina gelosa di suo papà. «Quando era piccola la mia sovraesposizione non le faceva piacere, era gelosa. Ora comincia a fiorire una stima diversa verso la professione che il padre fa e per la quale viene riconosciuto».

Fare il papà gli piace e al Corsera non nasconde che con la sua compagna Claudia Tosoni gli piacerebbe diventare nuovamente padre. «Si, mi piacerebbe». E poco importa se ha vent'anni meno di lui. «È molto matura...».

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