Giorgio Mastrota: «Natalia Estrada? Mio padre, berlusconiano convinto, fu contento quando si mise con Paolo Berlusconi»

Dagli esordi ad oggi: il re delle televendite si racconta

Lunedì 3 Aprile 2023
Giorgio Mastrota: «Natalia Estrada? Mio padre, Berlusconiano convinto, fu contento quando si mise con Paolo Berlusconi»

Giorgio Mastrota è «l’uomo delle pentole e dei materassi», come si definisce lui. Nel settembre scorso, dopo undici anni di fidanzamento, ha sposato Floribeth Gutierrez, madre di due dei suoi quattro figli. Tra poche settimane compirà 59 anni. Nel 1988 vinse il concorso "Il più bello d’Italia": «Tutto pilotato, ero raccomandato - svela in un'intervista al Corriere della SeraGianfranco Funari, che era presidente della giuria del concorso che si teneva a Loano, mi chiamò a partecipare con la garanzia che avrei vinto.

Il problema è che oltre a me, che ero il raccomandato della parte della giuria che veniva dalla televisione, c’era un altro raccomandato dal mondo del cinema. Si chiamava Caveri. Così Moltiplicarono i premi. Caveri “il più bello d’Italia”, Mastrota “l’uomo ideale”».

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La carriera

«Cominciai facendo i fotoromanzi a “Grand Hotel”: centomila lire al giorno. Poi, anche grazie ai fotoromanzi, insieme a Federica Panicucci inizio a fare il “ragazzo sponsor” nel programma “Smile”, condotto da Gerry Scotti. Fininvest decide di mandare alcuni di noi a studiare teatro, a imparare come si stava sul palco. Oltre a me e alla Panicucci, tanto per fare un altro nome, c’era anche Simona Ventura.

 

Il primo super guadagno

Dopo essere diventato “L’uomo ideale” del 1988, Mastrota conduce “La donna ideale” e l’anno dopo “Improvvisando”, insieme a Ramona Dell’Abate, sempre sulla Rai. «Ottocentomila lire a puntata per otto puntate. Totale: sei milioni quattrocentomila lire. Il programma si faceva a Saint-Vincent e io alloggiavo all’hotel Billia, quello col casino. Convinto che il trattamento fosse tutto compreso iniziai a concedermi lussi inarrivabili. Al momento di andarmene, in reception mi porgono un conto da 4 milioni. E visto che i sei milioni e passa del cachet della Rai sarebbero arrivati dopo qualche settimana, mio padre fu costretto a correre a Saint-Vincent da Milano per staccare un assegno e farmi venir via».

Natalia Estrada


«Nel 1992 mi danno da condurre “Bellezze al bagno”, la risposta Fininvest a “Giochi senza frontiere”. Produzione italo-spagnola: io conducevo la versione che andava in onda su Canale 5, insieme a Patrizia Rossetti; Natalia quella trasmessa in Spagna da Telecinco. Questo succedeva in estate. A dicembre eravamo già sposati, nel 1995 sarebbe arrivata Natalia junior». Poi arrivò la separazione. «La fine del matrimonio fu un evento così clamoroso che finì nei titoli del Tg5. Ma fu accelerata anche la sofferenza del post. Sai, quando una cosa la sanno tutti, esci di casa e ti arrivano parole di conforto da chiunque: il passante, l’edicolante, il macellaio. E passa prima».

I colleghi della tv


«Mai incontrato uno con l’umiltà di Raimondo Vianello. Sandra Mondaini mi trattava come se fossi suo figlio, amorevole, sempre. Quando iniziarono le televendite, c’era qualche settimanale che forzava i titoli e veniva fuori col virgolettato, attribuito a me, “eccomi, sono il re delle televendite”. A Mike, che era il vero re delle televendite, la cosa non piaceva».

Berlusconi

«Mio papà era un berlusconiano accanito, il berlusconismo in tutte le sue forme per lui era quasi una vocazione. E che cosa succede? Tre anni dopo la fine del matrimonio con me, Natalia si mette insieme a Paolo Berlusconi e quindi capitava che ci si ritrovasse con lui in qualche occasione, tipo alle feste comandate. Ecco, papà era contentissimo di quei momenti, di vedere un Berlusconi in famiglia, anche accanto alla sua ex nuora».

Le televendite

Dopo  tanti anni è ancora il re delle televendite. «La tv è fatta di alti e bassi. E chi la fa si divide in due categorie: quelli che se ne fanno una ragione e quelli che non ci stanno. Io sono sempre stato nel primo gruppo. Nel 1995 prendo in mano un programma, “Nati per vincere”, che va decisamente male. Avendo nel frattempo continuato a fare le televendite e le telepromozioni, con un certo successo, le aziende insistevano nel volermi e io a fare essenzialmente quello».

Ultimo aggiornamento: 18:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA